Yoga Nidra

Yoga Nidra: le origini, la pratica, benefici e controindicazioni

Lo Yoga Nidra viene anche chiamato yoga del sonno, ed è una tecnica meditativa che viene svolta con la guida di un istruttore. Attraverso questa pratica yogica, è possibile raggiungere un profondo stato di rilassamento, per giungere, gradualmente, alla consapevolezza del proprio stato fisico, mentale e spirituale.

Origini e significato dello Yoga Nidra

Lo Yoga Nidra è uno stile ideato da Swami Satyananda Saraswati nel 1940, che si ispirò a tecniche di derivazione tantrica. Questa pratica è detta anche yoga del sonno, perché il maestro Saraswati, durante i suoi studi, notò che la mente diventa molto ricettiva durante lo stato che precede il sonno.

Mise, quindi, a punto un percorso guidato, attraverso il quale è possibile raggiungere questo stato. Questa pratica si basa su una precisa struttura, che non va modificata. L’istruttore, infatti, segue delle fasi ben precise per guidare, attraverso la voce, gli allievi in un profondo stato meditativo, che apporta numerosi benefici.

Caratteristiche dello Yoga Nidra

E’ uno stile yoga molto particolare, che segue, appunto, una tecnica per raggiungere stati di rilassamento e di meditazione profondi e benefici. Può essere praticato anche da chi non ha mai avuto esperienza con la meditazione, proprio perché è una pratica guidata.

La parola Nidra deriva dal sanscrito e significa sonno, ma ciò non vuol dire che durante la pratica ci si addormenta. Lo Yoga Nidra, infatti, contempla un’idea attiva del sonno, una pratica consapevole, come lo stato di semi-coscienza in cui ci si trova prima di addormentarsi.

Gli studi compiuti hanno dimostrato che attraverso la pratica costante, è possibile indurre questo stato di sonno attivo in cui la mente e il corpo sono in grado di rilasciare le tensioni accumulate, favorendo stati di benessere, quali il fluire della creatività, il problem solving, la diminuzione dello stress e il rilassamento generale.

Cos’è lo Yoga Nidra

Cos’è, dunque, lo Yoga Nidra, nello specifico? È una particolare tecnica di yoga, molto vicina alla meditazione attraverso cui è possibile raggiungere uno stato di sonno attivo e consapevolezza, attraverso una sequenza ben precisa, condotta dalla voce di un istruttore.

La pratica, infatti, si compone di uno schema ben preciso da seguire, anche se ci sono molte versioni che, magari, non rispecchiano la sequenza tradizionale. Quando si pratica Yoga Nidra, ci si stende in Shavasana, la posizione del cadavere, sul tappetino. Durante la pratica, si ascolta la voce-guida del maestro e si dovrebbe giungere a percepire una sensazione di ritiro dei sensi.

Durante la lezione, si resta immobili, in modo da non distrarre la mente. È importante, dunque, praticare in un ambiente silenzioso, tranquillo, con luci soffuse. Se risulta difficile mantenere la posizione di Shavasana per lungo tempo, è possibile usare dei cuscini per renderla più comoda: possono, ad esempio, essere appoggiati sotto la testa, sotto la schiena, sotto il bacino o sotto le ginocchia.

Se si è in gravidanza, la posizione di Shavasana è sconsigliata: meglio sdraiarsi su un fianco, con le ginocchia piegate, oppure in qualsiasi posizione comoda. Utili anche delle coperte per non sentire freddo durante la pratica.

Differenza tra Yoga Nidra e meditazione

A questo punto, è lecito chiedersi quale sia la differenza tra lo Yoga Nidra e la meditazione. Sono, infatti, due pratiche diverse, anche se possono sembrare la stessa cosa. Innanzitutto, lo Yoga Nidra si pratica distesi sul tappetino in Savasana, mentre la meditazione, in genere, si svolge in posizione seduta.

Con lo Yoga Nidra, poi, si ha l’obiettivo di raggiungere uno stato di rilassamento profondo, di sonno attivo. Durante la pratica di meditazione, invece, anche se si giunge lo stesso ad uno stato di rilassamento, si è totalmente svegli.

Lo Yoga Nidra, inoltre, ha una struttura ben precisa e viene svolto con la voce-guida di un istruttore; la meditazione, invece, può essere anche svolta da soli, attraverso varie tecniche.

Quali sono i benefici dello Yoga Nidra

Come per ogni stile di yoga, anche lo Yoga Nidra ha i suoi benefici, che si possono percepire fin dall’inizio della pratica. La sensazione di benessere, infatti, è immediata, sia fisicamente che emotivamente.

Benefici fisici

  • Rilassamento della muscolatura;
  • riequilibrio del sistema nervoso autonomo;
  • miglioramento delle funzionalità digestive;
  • rafforzamento del sistema immunitario;
  • miglioramento dei disturbi cardiovascolari.

Benefici mentali

  • riduzione di ansia e stress;
  • miglioramento della concentrazione;
  • profonda consapevolezza di sé;
  • miglioramento della qualità del sonno.

Le posizioni dello Yoga Nidra e la sequenza di Yoga Nidra

Una sequenza completa e tradizionale si basa, in genere, su diversi passaggi.

  • Preparare la pratica: prima di iniziare la pratica, può essere utile praticare qualche asana di riscaldamento, anche eseguendo dei cicli di Surya Namaskara, al fine di preparare al meglio il corpo che dovrà rimanere immobile per tutta la durata della pratica.
  • Rilassamento: dopo il riscaldamento iniziale, ci si stende sul tappetino in Shavasana e si inizia a concentrarsi sulla respirazione e sul portare l’attenzione all’interno di sé.
  • Intenzione (Sankalpa): stabilire il Sankalpa è un momento molto importante. In questa fase, infatti, ci si concentra sull’intenzione della pratica, la direzione da prendere per orientarsi consapevolmente verso la realizzazione del proprio cammino.
  • Rotazione della coscienza: questa è una tecnica che porta, gradualmente, al rilassamento fisico, facendo muovere la consapevolezza lungo tutte le parti del corpo. L’istruttore, infatti, guida con la voce e occorre rimanere consapevoli, spostando l’attenzione sulle varie parti del corpo nominate.
  • Consapevolezza del respiro: questa fase contribuisce a continuare a sciogliere tensioni fisiche, concentrando l’attenzione sulla respirazione.
  • Risveglio di sensazioni opposte: questa tecnica pone l’attenzione sull’armonia tra i due emisferi del cervello e aiuta a raggiungere l’equilibrio, sciogliendo le tensioni emozionali.
  • Visualizzazioni: in questa fase, l’istruttore guida i praticanti in alcune visualizzazioni, che conducono ad uno stato consapevole di meditazione.
  • Intenzione: in questa fase si pone nuovamente l’attenzione sull’intenzione, il Sankalpa, con uno stato ancora più consapevole.
  • Conclusione: la pratica viene, poi, conclusa con un graduale passaggio dallo stato di sonno attivo allo stato di veglia.

L’importanza del Sankalpa

Il Sankalpa, come abbiamo detto, è l’intenzione che si da alla pratica ed è un momento molto importante, da affrontare con presenza e consapevolezza. Si può porre l’attenzione, ad esempio, sulla volontà di creare abitudini positive, su ciò che si vuole lasciar andare, su un obiettivo che si vuole raggiungere.

Deve essere, quindi, un proposito positivo, come un seme che viene piantato, innaffiato, curato fino a vederlo germogliare. È, dunque, un proposito che ha a che fare con la crescita personale, con l’aumentare della consapevolezza durante la pratica costante.

Controindicazioni dello Yoga Nidra

Lo Yoga Nidra è una pratica che può svolgere chiunque, a qualsiasi età e in con qualsiasi forma fisica. È consigliato praticare con un istruttore, che possa guidarti attraverso la voce ma, in alternativa, è possibile scaricare delle app oppure dei file audio da seguire a casa. È bene praticare in momenti tranquilli, quando sai di non avere distrazioni. Scegli un luogo comodo, confortevole, silenzioso.

Per beneficiare della pratica, si consiglia di praticare più volte a settimana, così da vedere presto i cambiamenti positivi. Può anche essere praticato tutti i giorni, come rilassamento quotidiano. Non ha particolari controindicazioni; è bene fare attenzione solo ai possibili effetti emotivi se si è in stati depressivi o se si stanno affrontando traumi: a volte, infatti, l’intensità della consapevolezza emotiva può essere difficile da gestire e va affrontata gradualmente.

Dopo la pratica di Yoga Nidra, prendi l’abitudine di scrivere ciò che emerso, cosa hai provato e ciò su cui senti di dover lavorare ancora.

I libri utili sullo Yoga Nidra

Per approfondire la pratica e la teoria dello Yoga Nidra, consigliamo alcuni testi specifici su questa disciplina.

Yoga Nidra

Questo testo di Swami Saraswati Satyananda piega la teoria dello Yoga Nidra , sia dal punto di vista yogico che scientifico e includer le trascrizioni di alcune pratiche.

Yoga Nidra. Lo yoga del rilassamento profondo

Questo volume è un manuale di auto-aiuto e propone metodi di rilassamento profondo semplici ed efficaci. Con questa pratica collaudata, è possibile rilassarsi completamente in soli 30 minuti, sia fisicamente che mentalmente ed emotivamente. Lo Yoga Nidra è raccomandato anche per rafforzare il sistema immunitario, migliorare i disturbi cardiovascolari, l’emicrania e la cefalea, è indicato per problemi di sonno e promuove, in generale, la concentrazione e la creatività.

Yoga Nidra: la tecnica del rilassamento profondo per alleviare lo stress e riacquistare la salute interiore

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