La posizione della ruota: tutto quello che devi sapere
Continuando il percorso dello yoga, in questo articolo vi parliamo della posizione della ruota. Essa è una retroflessione piuttosto intensa e solitamente non adatta ai principianti. Infatti, questo asana richiede una buona flessibilità e andrebbe praticato dopo aver svolto un buon riscaldamento muscolare e articolare.
Sebbene non sia una posizione adatta a tutti, i suoi numerosi benefici la rendono una postura molto conosciuta nei diversi stili yoga.
Posizione della ruota: etimologia, mito, simbolo e posologia
La posizione della ruota è anche detta Chakrasana, il termine è costituito da Chakra che significa “ruota”, “cerchio”, “centro” e asana che significa “posizione”. Il significato del suo nome prende ispirazione proprio dalla forma che il corpo acquisisce durante l’esecuzione. Chakrasana è talvolta anche conosciuta come Urdva Dhanurasana, ovvero “la posizione dell’arco rovesciato“.
La leggenda narra che i chakra furono creati da Vishwakarman, che secondo la mitologia induista è l’architetto dell’universo. Vishwakarman è anche colui che tagliò alcuni raggi di Surya, ovvero il dio del sole. A tal proposito, si racconta che la lucentezza di Surya rendeva impossibile a sua moglie, Sanjana, figlia di Vishwakarman, avvicinarsi lui.
Fu dopo che Vishwakarman compiette questo gesto che alcune scintille solari caddero sulla terra e, proprio raccogliendole, egli creò “un chakra“ (disco rotante). Oltre a ciò, anche Vishnu, ovvero il protettore del mondo e del Dharma, fa spesso uso del chakra come fosse un’arma: infatti, facendolo ruotare tra le sue mani, egli sarebbe in grado di tenere sotto controllo l’intero universo e gli esseri viventi.
A cosa serve la posizione della ruota
Chakrasana è in grado di generare consapevolezza all’interno dei nostri campi energetici creando un “ponte” di connessione tra i sette chakra principali situati lungo la nostra colonna vertebrale.
Questo fa sì che lo yogi possa addentrarsi in una dimensione nella quale la sua consapevolezza supererà i limiti imposti dal tempo, dallo spazio e dal velo dell’illusione, accedendo alla verità.
I benefici della posizione della ruota
La posizione della ruota presenta numerosi benefici fisici. Prima di tutto, Chakrasana è in grado di migliorare la mobilità della colonna vertebrale e di rinforzare le spalle, le braccia e i polsi. In più, eseguire questo asana stimola i reni, gli organi addominali ed è in grado di migliorare la digestione.
La posizione, grazie alla sua intensa apertura toracica, permette di eliminare le tensioni presenti nella parte superiore del corpo e di attutire stati di stress e ansia. Infine, sollecitando la tiroide, essa agisce positivamente anche sul sistema endocrino, rendendo chi la esegue più energico e vitale.
I chakra coinvolti
Abbiamo già anticipato l’efficacia dell’esecuzione di Chakrasana e adesso vediamo più in particolare come agisce a livello sottile. Con la posizione della ruota vi è un coinvolgimento di tutti e sette i chakra principali, ovvero dei centri energetici connessi alle funzioni psichiche, organiche ed emotive dell’uomo.
Queste “ruote”, infatti, sono in grado d’influenzare la nostra vitalità, i nostri stati d’animo e il nostro benessere globale. Chakrasana è in grado di favorire il fluire dell’energia, sollecitando in particolare tre chakra.Prima di tutto, vi è un’attivazione del chakra del cuore, anche detto Anahata: ciò consente un rilascio delle energie bloccate nel petto e una nuova sensazione di apertura verso gli altri.
Inoltre, vi è l’armonizzazione del chakra dell’ombelico, anche chiamato Manipura, che comporta un miglioramento dell’autostima e della capacità di autodeterminarsi nella vita. Infine, anche il chakra della gola, spesso Vishuddha, viene riequilibrato grazie a Chakrasana. L’attivazione di questo chakra permette di sentirsi più aperti verso gli altri e di comunicare in modo più chiaro e pacifico i propri pensieri, i propri bisogni e le proprie emozioni.
Come si esegue la posizione della ruota
Inizia mettendoti steso a pancia in su. Piega le ginocchia e porta i talloni verso le natiche. Le mani sono appoggiate sul tappetino, vicino alla testa, e le dita sono rivolte verso le spalle. Solleva il busto e ruota leggermente la testa mentre respiri profondamente.
Le braccia e le gambe sono ferme e attive. Adesso solleva il capo e il corpo, cercando di portarlo alla massima altezza. Le mani sono ben salde a terra: se necessario, puoi spostarle per avere maggiore supporto. Anche i piedi sono ben appoggiati al tappetino yoga. Cerca di mantenere la posizione almeno per tre cicli respiratori e, successivamente, inizia ad abbassare il corpo e ad appoggiare a terra prima la testa e poi il resto del corpo.
Ricorda che la posizione della ruota è spesso seguita da alcune contro posizioni come i piegamenti in avanti, in grado di bilanciare l’inarcamento della colonna vertebrale. Una tra queste posture è sicuramente Paschimottanasana, la posizione della pinza.
Precauzioni
Tieni a mente che la posizione della ruota andrebbe sempre praticata dopo un buon riscaldamento muscolare. Inoltre, se soffri di vertigini oppure hai mal di testa, non è consigliato svolgere questo asana, perché ciò genererebbe un importante afflusso di sangue verso l’alto.
Accorgimenti
Tra gli altri accorgimenti da menzionare, ricorda di non eseguire la posizione a lungo se soffri d’ipertensione, perché questo potrebbe generare uno sforzo eccessivo.
Accessori
Poiché la posizione richiede molta forza ed elasticità, chi non ha ancora molta dimestichezza si serve di due mattoncini yoga da collocare sotto i palmi delle mani. Ricorda che questa modalità può anche essere provata al muro e ti aiuterà a entrare più facilmente nell’asana.
Chakrasana: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione della ruota, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
Variazioni della posizione della ruota
Che tu sia un principiante o un praticante con più esperienza, non necessariamente dovrai svolgere la posizione completa di chakrasana. Infatti, ci sono piccole variazioni che puoi scegliere in base ai tuoi bisogni specifici.
Se, ad esempio, non hai molta forza nelle braccia, puoi provare una postura simile sollevando il corpo e la schiena, ma tenendo la testa appoggiata a terra e le braccia leggermente piegate a sostenerla.
In questo modo le braccia non dovranno fare uno sforzo eccessivo. Altrimenti, puoi svolgere la posizione del mezzo ponte, Setu Bandha Sarvangasana, che offre molteplici benefici e richiede meno forza e flessibilità.
Posizione della ruota: le controindicazioni
Sebbene apporti notevoli benefici, Chakrasana non è consigliata nel caso di problematiche alle articolazioni dei polsi, delle spalle e dei gomiti, poiché queste parti del corpo verrebbero particolarmente sollecitate.
Inoltre, non è appropriato eseguire la posizione della ruota neppure se soffri di problemi alla colonna vertebrale, all’intestino e allo stomaco. Anche in caso di ernia, ulcera gastrica e problemi al cuore non bisognerebbe praticare questo asana. Se sei incinta è, generalmente, sconsigliato praticare Chakrasana.
Ricorda che ognuno di noi è diverso e anche ogni sessione di yoga lo è, perciò cerca di seguire i tuoi bisogni e di plasmare la pratica in base a come ti senti e a cosa ti serve in quel momento.
La posizione della ruota: tutto quello che devi sapere
Continuando il percorso dello yoga, in questo articolo vi parliamo della posizione della ruota. Essa è una retroflessione piuttosto intensa e solitamente non adatta ai principianti. Infatti, questo asana richiede una buona flessibilità e andrebbe praticato dopo aver svolto un buon riscaldamento muscolare e articolare.
Sebbene non sia una posizione adatta a tutti, i suoi numerosi benefici la rendono una postura molto conosciuta nei diversi stili yoga.
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Posizione della ruota: etimologia, mito, simbolo e posologia
La posizione della ruota è anche detta Chakrasana, il termine è costituito da Chakra che significa “ruota”, “cerchio”, “centro” e asana che significa “posizione”. Il significato del suo nome prende ispirazione proprio dalla forma che il corpo acquisisce durante l’esecuzione. Chakrasana è talvolta anche conosciuta come Urdva Dhanurasana, ovvero “la posizione dell’arco rovesciato“.
La leggenda narra che i chakra furono creati da Vishwakarman, che secondo la mitologia induista è l’architetto dell’universo. Vishwakarman è anche colui che tagliò alcuni raggi di Surya, ovvero il dio del sole. A tal proposito, si racconta che la lucentezza di Surya rendeva impossibile a sua moglie, Sanjana, figlia di Vishwakarman, avvicinarsi lui.
Fu dopo che Vishwakarman compiette questo gesto che alcune scintille solari caddero sulla terra e, proprio raccogliendole, egli creò “un chakra“ (disco rotante). Oltre a ciò, anche Vishnu, ovvero il protettore del mondo e del Dharma, fa spesso uso del chakra come fosse un’arma: infatti, facendolo ruotare tra le sue mani, egli sarebbe in grado di tenere sotto controllo l’intero universo e gli esseri viventi.
A cosa serve la posizione della ruota
Chakrasana è in grado di generare consapevolezza all’interno dei nostri campi energetici creando un “ponte” di connessione tra i sette chakra principali situati lungo la nostra colonna vertebrale.
Questo fa sì che lo yogi possa addentrarsi in una dimensione nella quale la sua consapevolezza supererà i limiti imposti dal tempo, dallo spazio e dal velo dell’illusione, accedendo alla verità.
I benefici della posizione della ruota
La posizione della ruota presenta numerosi benefici fisici. Prima di tutto, Chakrasana è in grado di migliorare la mobilità della colonna vertebrale e di rinforzare le spalle, le braccia e i polsi. In più, eseguire questo asana stimola i reni, gli organi addominali ed è in grado di migliorare la digestione.
La posizione, grazie alla sua intensa apertura toracica, permette di eliminare le tensioni presenti nella parte superiore del corpo e di attutire stati di stress e ansia. Infine, sollecitando la tiroide, essa agisce positivamente anche sul sistema endocrino, rendendo chi la esegue più energico e vitale.
I chakra coinvolti
Abbiamo già anticipato l’efficacia dell’esecuzione di Chakrasana e adesso vediamo più in particolare come agisce a livello sottile. Con la posizione della ruota vi è un coinvolgimento di tutti e sette i chakra principali, ovvero dei centri energetici connessi alle funzioni psichiche, organiche ed emotive dell’uomo.
Queste “ruote”, infatti, sono in grado d’influenzare la nostra vitalità, i nostri stati d’animo e il nostro benessere globale. Chakrasana è in grado di favorire il fluire dell’energia, sollecitando in particolare tre chakra. Prima di tutto, vi è un’attivazione del chakra del cuore, anche detto Anahata: ciò consente un rilascio delle energie bloccate nel petto e una nuova sensazione di apertura verso gli altri.
Inoltre, vi è l’armonizzazione del chakra dell’ombelico, anche chiamato Manipura, che comporta un miglioramento dell’autostima e della capacità di autodeterminarsi nella vita. Infine, anche il chakra della gola, spesso Vishuddha, viene riequilibrato grazie a Chakrasana. L’attivazione di questo chakra permette di sentirsi più aperti verso gli altri e di comunicare in modo più chiaro e pacifico i propri pensieri, i propri bisogni e le proprie emozioni.
Come si esegue la posizione della ruota
Inizia mettendoti steso a pancia in su. Piega le ginocchia e porta i talloni verso le natiche. Le mani sono appoggiate sul tappetino, vicino alla testa, e le dita sono rivolte verso le spalle. Solleva il busto e ruota leggermente la testa mentre respiri profondamente.
Le braccia e le gambe sono ferme e attive. Adesso solleva il capo e il corpo, cercando di portarlo alla massima altezza. Le mani sono ben salde a terra: se necessario, puoi spostarle per avere maggiore supporto. Anche i piedi sono ben appoggiati al tappetino yoga. Cerca di mantenere la posizione almeno per tre cicli respiratori e, successivamente, inizia ad abbassare il corpo e ad appoggiare a terra prima la testa e poi il resto del corpo.
Ricorda che la posizione della ruota è spesso seguita da alcune contro posizioni come i piegamenti in avanti, in grado di bilanciare l’inarcamento della colonna vertebrale. Una tra queste posture è sicuramente Paschimottanasana, la posizione della pinza.
Precauzioni
Tieni a mente che la posizione della ruota andrebbe sempre praticata dopo un buon riscaldamento muscolare. Inoltre, se soffri di vertigini oppure hai mal di testa, non è consigliato svolgere questo asana, perché ciò genererebbe un importante afflusso di sangue verso l’alto.
Accorgimenti
Tra gli altri accorgimenti da menzionare, ricorda di non eseguire la posizione a lungo se soffri d’ipertensione, perché questo potrebbe generare uno sforzo eccessivo.
Accessori
Poiché la posizione richiede molta forza ed elasticità, chi non ha ancora molta dimestichezza si serve di due mattoncini yoga da collocare sotto i palmi delle mani. Ricorda che questa modalità può anche essere provata al muro e ti aiuterà a entrare più facilmente nell’asana.
Chakrasana: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione della ruota, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
Variazioni della posizione della ruota
Che tu sia un principiante o un praticante con più esperienza, non necessariamente dovrai svolgere la posizione completa di chakrasana. Infatti, ci sono piccole variazioni che puoi scegliere in base ai tuoi bisogni specifici.
Se, ad esempio, non hai molta forza nelle braccia, puoi provare una postura simile sollevando il corpo e la schiena, ma tenendo la testa appoggiata a terra e le braccia leggermente piegate a sostenerla.
In questo modo le braccia non dovranno fare uno sforzo eccessivo. Altrimenti, puoi svolgere la posizione del mezzo ponte, Setu Bandha Sarvangasana, che offre molteplici benefici e richiede meno forza e flessibilità.
Posizione della ruota: le controindicazioni
Sebbene apporti notevoli benefici, Chakrasana non è consigliata nel caso di problematiche alle articolazioni dei polsi, delle spalle e dei gomiti, poiché queste parti del corpo verrebbero particolarmente sollecitate.
Inoltre, non è appropriato eseguire la posizione della ruota neppure se soffri di problemi alla colonna vertebrale, all’intestino e allo stomaco. Anche in caso di ernia, ulcera gastrica e problemi al cuore non bisognerebbe praticare questo asana. Se sei incinta è, generalmente, sconsigliato praticare Chakrasana.
Ricorda che ognuno di noi è diverso e anche ogni sessione di yoga lo è, perciò cerca di seguire i tuoi bisogni e di plasmare la pratica in base a come ti senti e a cosa ti serve in quel momento.
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