posizione del saggio

Posizione del saggio: tutto quello che devi sapere

Bharadvajasana, la posizione del saggio, è un asana che fa parte del gruppo delle torsioni laterali, quindi che comporta una rotazione della spina dorsale e del busto. Vediamo insieme tutto ciò che è importante sapere su questa posizione yoga, per eseguirla al meglio e trarne il massimo beneficio.

Posizione del saggio: etimologia, mito, simbolo e posologia

Bharadvajasana, la posizione del saggio, è chiamata così perché si collega a Bharadvaja, ritenuto il padre di Dronacharya. Bharadvaja viene considerato un mistico, un saggio erudito citato nei Purana, che dedicò la sua vita allo studio dei Veda dell’India antica. Egli viene annoverato tra i sette grandi veggenti rishi, padre guerriero di Dronacharya, tra i protagonisti del racconto epico del Mahabharata. Si racconta che insegnasse ai grandi guerrieri a mantenere l’equilibrio interiore e a diventare eccellenti arcieri. Il figlio, poi, fu il guru dei Kaurava e dei Pandava.

Di questi personaggi si parla nell’antico poema epico noto in tutto il mondo, la Bhagavad Gita. La leggenda, inoltre, narra che Arjuna, protagonista della Bhagavad Gita, fosse un allievo di Bharadvaja e che fosse il più grande arciere della sua epoca, 2500 anni fa. Arjuna utilizzò le sue abilità yogiche del tiro con l’arco nella battaglia epica di Kurukshetra. Si racconta, inoltre, che quando sulla terra comparvero le malattie, un gruppo di saggi, provenienti da ogni angolo della terra, si riunirono alle pendici dell’Himalaya per trovare una soluzione.

Venne scelto Bharadvaja per seguire Indra, il Signore degli Dei, e imparare gli insegnamenti dell’Ayurveda. Al suo ritorno, Bharadvaja trasmise la sua conoscenza ad Atreya che, a sua volta, ebbe sei discepoli, ognuno dei quali scrisse un trattato di Ayurveda. Da qui, quindi, nasce questo asana dello yoga, una posizione molto utile per vari motivi. È bene sapere, prima di eseguire Bharadvajasana, che è un asana di torsione e, generalmente, viene descritto in diverse varianti; una di queste varianti è stata suggerita da Gita S. Iyengar, figlia e allieva del noto maestro B.K.S. Iyengar.

Le posizioni di torsione

Le torsioni agiscono nella parte centrale e profonda del corpo, stimolando e tonificando gli organi interni, in particolare i reni e il fegato. Inoltre, rendono la colonna vertebrale agile e libera da blocchi che possono essere causati da tensioni o posture sbagliate, aprono il torace, le spalle, il collo e le anche. Gli asana di torsione attivano e rinforzano gli addominali obliqui, che sono muscoli molto importanti in molti asana che prevedono movimenti di torsione.

Una pratica regolare delle torsioni aiuta a mantenere la normale lunghezza e resistenza dei tessuti molli della colonna vertebrale, favorisce la salute dei dischi intervertebrali e delle faccette articolari e ripristina la flessibilità articolare naturale della colonna vertebrale. Eseguendo torsioni sempre più profonde, si sciolgono con maggiore facilità le tensioni fisiche ed emotive accumulate. Inoltre, possono essere utilizzate in punti diversi delle sequenze di una lezione di yoga.

Consigli per le posizioni di torsione

Quando si praticano le posizioni di torsione, è bene fare attenzione ad alcuni suggerimenti, Innanzitutto, ciascuna posizione di torsione va eseguita in modo uniforme su entrambi i lati, così da favorire l’equilibrio del corpo. Gli asana di torsione, poi, vanno introdotti gradualmente nella parte iniziale di riscaldamento e quando si avvicina il culmine della pratica, così da ridurre la tensione che può insorgere eseguendo asana di altri gruppi.

Per rendere le torsioni più agevoli e piene a livello profondo dei muscoli spinali, è utile rilassare l’ampio strato superficiale del tronco con i piegamenti in avanti, indietro e di lato. È bene sapere, inoltre, che le torsioni stimolano delicatamente il sistema nervoso e risvegliano l’energia dopo sequenze profondamente rilassanti di piegamenti in avanti e posizioni di apertura delle anche. Abbinate a posizioni di preparazione al riscaldamento appartenenti ad altre famiglie, le torsioni, inoltre, sono un’ottima preparazione ai piegamenti indietro e sono eccellenti asana con effetto calmante da eseguire dopo i piegamenti.

Le torsioni possono essere eseguite anche come contro-posizioni per ripristinare la neutralità della colonna vertebrale dopo piegamenti profondi avanti e dietro. Quando gli asana di torsione vengono eseguiti in modo gentile, hanno un effetto rinfrescante. Andrebbero eseguite così nella fase che precede il rilassamento in Savasana.

A cosa serve la posizione del saggio

Bharadvajasana, la posizione del saggio, viene eseguita per accedere all’equilibrio fisico e spirituale. Questa posizione, infatti, aiuta a radicarsi e ha effetti purificanti, che derivano dal movimento di torsione. È utile praticare questa posizione quando si vuole ritrovare pace e quiete, uscendo dal ritmo frenetico della società moderna.

È, quindi, un’eccellente posizione che aiuta ad allungare la muscolatura coinvolta, a rafforzare le articolazioni, a lenire il sistema nervoso e a lavorare sulla colonna vertebrale. È, inoltre, un asana utile per le donne che soffrono di squilibri ormonali.

I benefici di Bharadvajasana, la posizione del saggio

La posizione del saggio, apporta numerosi benefici, sia fisici sia emotivi.

  • favorisce il radicamento;
  • promuove un transito intestinale regolare, favorendo la digestione;
  • accresce l’energia;
  • favorisce l’eliminazione delle tossine;
  • aumenta l’afflusso di sangue ai reni;
  • mantiene i muscoli laterali della colonna vertebrale forti, bilanciati e flessibili;
  • previene l’ernia al disco;
  • scioglie le rigidità nell’area lombare e dorsale;
  • è consigliata alle donne per tonificare, massaggiare e rinvigorire gli organi addominali;
  • favorisce equilibrio, calma e tranquillità.

I chakra coinvolti

Bharadvajasana, essendo una posizione di torsione, agisce soprattutto su Manipura Chakra, il plesso solare. Da questo chakra deriva la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. Quando questo chakra è aperto e libero, l’energia fluisce e aumenta l’ottimismo. Fisicamente, invece, vengono equilibrati sia l’appetito sia la digestione.

Aumenta, inoltre, la vitalità, il coraggio, la volontà, la concentrazione e l’accettazione del cambiamento. Quando questo chakra è bloccato, invece, ogni cosa appare deludente, senza motivazione, senza entusiasmo. Si rischia, così, la depressione, l’apatia e un senso di inadeguatezza.

Come si esegue la posizione del saggio

bharadvajasana

Prima di eseguire Bharadvajasana, il consiglio è di praticare altre posizioni, per riscaldare le varie fasce muscolari coinvolte. Innanzitutto, esegui Ardha Padmasana, la posizione del mezzo loto. Questo asana consente di aprire i fianchi, lavorando sui glutei. Successivamente, per arrivare gradualmente a Bharadvajasana, esegui Ardha Virasana, la posizione dell’eroe parziale, che aiuta ad allungare i quadricipiti e a migliorare la flessione plantare.

Per mantenere Bharadvajasana, infatti, avrai bisogno della flessibilità dell’anca, dell’intera ampiezza di movimento sviluppata nella coscia, nell’articolazione della caviglia e nelle ginocchia. Se non prepari la muscolatura a questo lavoro, il corpo tende a pendere da un lato, l’anca si solleva e la colonna vertebrale si inclina, con il rischio di perdere l’equilibrio e subire traumi al ginocchio. Per eseguire Bharadvajasana, inizia da Dandasana.

Piega, poi, le gambe, portando gli stinchi indietro, verso destra, mentre i piedi sono vicini al fianco sinistro. Tieni fermi i glutei al tappetino. Tendendo il busto verso l’alto, esegui una o due respirazioni. Poi, espirando, ruota il busto verso sinistra; porta la mano destra sotto la coscia sinistra, con il palmo della mano rivolto verso il basso. Porta, poi, la mano sinistra dietro il gluteo sinistro, ruotando ancora di più la colonna vertebrale.

In questa posizione, compi due respirazioni profonde. Nell’espirazione, sposta il braccio sinistro indietro e afferra la parte superiore del braccio destro, all’altezza del gomito, con la mano sinistra. Lo sguardo è rivolto in avanti. Per tenere meglio la posizione, si consiglia di ruotare il busto in modo che la parte destra del corpo si trovi in linea con la coscia destra. La schiena è dritta ma non rigida. Per uscire dalla posizione, sciogli prima le mani, riporta il busto di fronte, distendi le gambe e ritorna in Dandasana.

Precauzioni

È bene scegliere di eseguire la posizione del saggio sotto la guida di un insegnante esperto, in quanto si tratta di un asana impegnativo, che può causare dolori e forzature muscolari. Non forzare le ginocchia, soprattutto se hai subito traumi.

Il consiglio è quello di eseguire la posizione sempre dopo un profondo riscaldamento e una preparazione che segue delle sequenze specifiche. Se sei alle prime lezioni di yoga, non eseguire la posizione e, soprattutto, non eseguirla da solo, senza la guida dell’insegnante.

Accorgimenti

Come abbiamo detto, Bharadvajasana, la posizione del saggio è un asana non semplice e di livello intermedio. Per questo motivo, non forzare l’asana se senti dolore o tensione in qualche punto. Se non riesci a completare la posizione del Mezzo Loto, porta il piede dentro all’interno della coscia sinistra e metti le dita dei piedi sotto la coscia, facendo premere il tallone destro contro l’osso pubico o il perineo. Inoltre, eseguendo il movimento di torsione, se non arrivi con la mano alla coscia, appoggiala piatta sul pavimento dietro di te, per mantenere allungata la colonna vertebrale.

Accessori

Se quando esegui la posizione tendi a cadere verso destra, puoi utilizzare degli accessori come una coperta o un cuscino da posizionare sotto l’ischio destro. Usa, inoltre, un buon tappetino yoga, con uno spessore tale da essere comodo e realmente di supporto durante le posizioni.

Bharadvajasana: la video guida

Grazie a questo video tutorial sulla posizione del saggio, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:

Bharadvajasana, la posizione del saggio: controindicazioni

La posizione del saggio, è un asana impegnativo, non adatto ai principianti. È da evitare, inoltre, in caso di forti dolori alla schiena e in caso di ernie o discopatie. Non eseguire la posizione anche se soffri di dissenteria, se hai subito un infortunio alla caviglia, se soffri di problemi al tendine del ginocchio e dolore al nervo sciatico.

Redazione

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