Posizione del muso di vacca: tutto quello che devi sapere
Una delle posizioni yoga fondamentali nella pratica yogica è Gomukhasana, ovvero la posizione del muso di vacca.
La posizione del muso di vacca è un asana con difficoltà intermedia poiché necessita di una buona flessibilità a livello di cosce e spalle. Questa posizione secondo il saggio Gheranda è annoverata tra i trentadue asana più importanti, difatti egli ne parlò all’interno del Gheranda Samhitā, uno dei testi principali dell’Hatha yoga.
In questo articolo approfondiremo tutto ciò che è necessario conoscere sulla posizione Gomukhasana, il significato del suo nome sanscrito, a cosa serve l’asana, i suoi benefici, le possibili varianti ed eventuali controindicazioni.
Posizione del muso di vacca: etimologia, mito, simbolo e posologia
La parola sanscrita Gomukhasana è formata dai termini go che significa “mucca” o “vacca” e mukha che significa “muso”, “bocca” o “testa”, pertanto la posizione è tradotta con “la posizione del muso di vacca” o con “la faccia della mucca“.
In India la mucca è considerata il santo simbolo primordiale della maternità e del nutrimento ragion per cui esse vengono rispettate e decorate in molteplici festival. Inoltre, in alcuni racconti la vacca è descritta come la madre del creato, colei che dona il latte della divina saggezza ai suoi discepoli e li nutre nel cammino spirituale.
In altri antichi testi sullo yoga, il termine assume anche ulteriori significati. Infatti, la parola go talora viene tradotta come “luce”, perciò l’asana acquisirebbe il significato di “la posizione del viso di luce” oppure “la faccia serena“. In effetti, la posizione è in grado di generare nel praticante un profondo rilassamento della muscolatura e una sensazione di radiosa serenità.
La mitologia legata a Gomukhasana è connessa a una delle divinità indiane più popolari e venerate, ovvero Krishna. Krishna viene ricordato con moltissimi nomi e uno fra questi è sicuramente Govinda. L’etimologia del suo nome viene dal sanscrito go “mucca” mentre vinda prende il significato di “colui che ottiene”.
In senso letterale il significato del nome Govinda è “colui che procura le vacche”, oppure colui che “protegge le mandrie”. La leggenda narra che Krishna protesse le mucche e molti uomini dall’ira di Indra, il dio della pioggia. Dopo questo episodio egli fu accettato come divinità suprema e solo allora Surabhi, la regina delle vacche, gli assegnò il nome di Govinda.
La grande devozione di Krishna nei confronti delle mucche è proprio rappresentata dalla posizione di Gomukhasana.Questo asana si svolge da seduti e generalmente viene eseguito prima delle pratiche di pranayama (esercizi di respirazione) e della meditazione.
A cosa serve Gomukhasana
Gomukhasana è una posizione seduta e asimmetrica che coinvolge l’apertura delle spalle e delle anche. Inoltre essa è in grado di allungare il tricipite e il grande dorsale, ed estende il sottoscapolare e il deltoide posteriore del braccio inferiore.
La posizione agevola l’equilibrio in tutto il corpo e diffonde calma e benessere nella mente degli yogi.
Prima di tutto questo asana è in grado di migliorare la flessibilità di varie parti del corpo come spalle, braccia, cosce e caviglie. Inoltre rafforza e allunga i bicipiti e i tricipiti. La posizione favorisce un’espansione nelle spalle e nel torace e aiuta a irrobustire e raddrizzare la colonna vertebrale.
L’asana incrementa l’apporto di sangue nelle gambe e braccia, pertanto è indicato per coloro che trascorrono molto tempo seduti. In aggiunta, i muscoli addominali si espandono e questo contribuisce a un buon funzionamento degli organi addominali. Infine, la pratica di questo asana permette di sgonfiare la pancia e migliora la digestione.
I suoi effetti positivi agiscono anche a livello psichico, permettendo il rilascio di stress e stanchezza. Infine Gomukhasana accresce l’energia, la consapevolezza ed è una posizione di preparazione al rilassamento.
I chakra coinvolti
La Posizione del muso di vacca attiva principalmente due chakra, il primo è Anahata chakra, il chakra del cuore, mentre il secondo è Muladhara chakra, il chakra del perineo.
Anahata chakra, anche detto quarto chakra, è il centro del cuore. É connesso al timo e al sistema immunitario. Questo chakra riguarda la capacità di amare, di aprirsi agli altri e condividere i propri stati d’animo. A proposito del chakra del cuore, mantenendo la posizione Gomukhasana per alcuni minuti, come talvolta si fa nella pratica dello Yin yoga, è possibile che si creino intense emozioni di apertura nell’area toracica.
Il Muladhara chakra, alle volte detto primo chakra è generalmente legato alla sopravvivenza e alla sicurezza. Collocato tra l’ano e i genitali, si dice che questa sia anche le zona del corpo in cui è situata la Kundalini (ovvero una forza dormiente arrotolata a spirale).
Prende anche il nome di chakra della radice poiché è connesso con la stabilità, il radicamento e con la fiducia in se stessi. Il primo chakra è considerato molto importante perché è il principio di tutto i sistemi dei chakra e qualora non funzionasse in modo armonioso potrebbe farci sentire insicuri, apatici, o al contrario troppo aggressivi, mentalmente rigidi ed eccessivamente legati ai beni materiali.
Posizione del muso di vacca è una posizione polare, cioè agisce su entrambi gli aspetti energetici del corpo: quello Yin, femminile, lunare e quello Yang, maschile, solare. In generale è una posizione che aiuta l’eliminazione di cattive abitudini, di desideri eccessivi o pensieri ripetitivi.
Come si esegue Gomukhasana
Prima di tutto siedi sul tappetino con le gambe stese in avanti in Dandasana. Piega il ginocchio destro e sposta il piede destro fino a toccare con il tallone il fianco sinistro mantenendo il ginocchio a terra. In seguito, metti la gamba sinistra sulla destra e accertati di posizionare le gambe in modo simmetrico. Le ginocchia devono sovrapporsi e la schiena è dritta.
Successivamente solleva il braccio sinistro sulla testa e piegando il gomito colloca la mano sinistra tra le scapole. Poi piega il braccio destro dietro la schiena con la mano rivolta verso l’alto. Le dita delle due mani si afferrano tra di loro all’altezza delle scapole. Il gomito sinistro punterà verso l’alto mentre il destro verso il basso. La schiena è sempre dritta e il petto è aperto. La testa rimane allineata con la colonna.
Adesso non resta che rilassare la zona addominale con respiri profondi e naturali e osservare le sensazioni che emergono. Come tutte le posizioni asimmetriche essa dovrà essere eseguita anche sul lato destro seguendo la stessa procedura. Potrebbe essere interessante notare le differenze che emergono eseguendo l’asana in ambedue le parti del corpo.
Precauzioni
Tra le precauzioni da tenere in mente bisogna ricordare di non inarcare mai la schiena durante l’esecuzione della posizione, ma se si vuole accrescere l’apertura delle anche, è possibile inclinare leggermente il busto in avanti e si possono collocare le mani sul pavimento di fronte agli stinchi.
Sebbene non sia una posizione avanzata, Gomukhasana non è un asana per principianti e richiede un riscaldamento iniziale. Prima di eseguire la posizione del muso di vacca è consigliata l’esecuzione di Vajrasana, ovvero la posizione del fulmine.
Accorgimenti
Tra gli accorgimenti da ricordare, bisogna sempre prestare attenzione ad avere entrambi i lati del bacino ben appoggiati a terra. Per facilitare questo possiamo collocare un cuscino rigido, una coperta o un mattone yoga sotto i glutei.
Invece, se le tue articolazioni dovessero essere indolenzite o sollecitate più del necessario potresti scegliere di distendere la gamba inferiore.
Accessori
Chi pratica Gomukhasana talvolta può servirsi di alcuni accessori per facilitare la pratica. Come abbiamo accennato è possibile utilizzare dei cuscini o blocchi yoga, inoltre se le mani non riescono a toccarsi tra loro, potrebbe essere di supporto una fascia yoga o un foulard che consentiranno una profonda apertura delle spalle.
Gomukhasana: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione del muso di vacca, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
Variazioni della posizione del muso di vacca
La posizione del muso di vacca può essere praticata con alcune modifiche che consentono di trarre beneficio dall’asana pur rispettando la propria conformazione fisica e i propri limiti naturali.
L’esecuzione di Gomukhasana richiede una certa flessibilità nelle anche, ma qualora risultasse scomoda, potrebbe essere attuata nella variante Vajra Gomukhasana. Questo asana si esegue rimanendo in ginocchio seduti sui talloni, pertanto la posizione non richiede di allungare i muscoli delle anche e non forza le articolazioni di ginocchia e caviglie.
Posizione del muso di vacca: le controindicazioni
Sebbene Gomukhasana sia una posizione con molteplici benefici, come tutte le posizioni yoga non è un asana adatto a tutti. Infatti, essa è sconsigliata in caso di gravi lesioni o dolori delle articolazioni, spalle e ginocchia. Inoltre, sebbene possa essere benefica anche nei casi di sciatica, allo stesso tempo se non si è in grado di incrociare bene le ginocchia e il nervo sciatico è molto rigido e infiammato, l’asana potrebbe intensificare il dolore, pertanto sarebbe meglio evitarlo.
Posizione del muso di vacca: tutto quello che devi sapere
Una delle posizioni yoga fondamentali nella pratica yogica è Gomukhasana, ovvero la posizione del muso di vacca.
La posizione del muso di vacca è un asana con difficoltà intermedia poiché necessita di una buona flessibilità a livello di cosce e spalle. Questa posizione secondo il saggio Gheranda è annoverata tra i trentadue asana più importanti, difatti egli ne parlò all’interno del Gheranda Samhitā, uno dei testi principali dell’Hatha yoga.
In questo articolo approfondiremo tutto ciò che è necessario conoscere sulla posizione Gomukhasana, il significato del suo nome sanscrito, a cosa serve l’asana, i suoi benefici, le possibili varianti ed eventuali controindicazioni.
Indice:
Posizione del muso di vacca: etimologia, mito, simbolo e posologia
La parola sanscrita Gomukhasana è formata dai termini go che significa “mucca” o “vacca” e mukha che significa “muso”, “bocca” o “testa”, pertanto la posizione è tradotta con “la posizione del muso di vacca” o con “la faccia della mucca“.
In India la mucca è considerata il santo simbolo primordiale della maternità e del nutrimento ragion per cui esse vengono rispettate e decorate in molteplici festival. Inoltre, in alcuni racconti la vacca è descritta come la madre del creato, colei che dona il latte della divina saggezza ai suoi discepoli e li nutre nel cammino spirituale.
In altri antichi testi sullo yoga, il termine assume anche ulteriori significati. Infatti, la parola go talora viene tradotta come “luce”, perciò l’asana acquisirebbe il significato di “la posizione del viso di luce” oppure “la faccia serena“. In effetti, la posizione è in grado di generare nel praticante un profondo rilassamento della muscolatura e una sensazione di radiosa serenità.
La mitologia legata a Gomukhasana è connessa a una delle divinità indiane più popolari e venerate, ovvero Krishna. Krishna viene ricordato con moltissimi nomi e uno fra questi è sicuramente Govinda. L’etimologia del suo nome viene dal sanscrito go “mucca” mentre vinda prende il significato di “colui che ottiene”.
In senso letterale il significato del nome Govinda è “colui che procura le vacche”, oppure colui che “protegge le mandrie”. La leggenda narra che Krishna protesse le mucche e molti uomini dall’ira di Indra, il dio della pioggia. Dopo questo episodio egli fu accettato come divinità suprema e solo allora Surabhi, la regina delle vacche, gli assegnò il nome di Govinda.
La grande devozione di Krishna nei confronti delle mucche è proprio rappresentata dalla posizione di Gomukhasana. Questo asana si svolge da seduti e generalmente viene eseguito prima delle pratiche di pranayama (esercizi di respirazione) e della meditazione.
A cosa serve Gomukhasana
Gomukhasana è una posizione seduta e asimmetrica che coinvolge l’apertura delle spalle e delle anche. Inoltre essa è in grado di allungare il tricipite e il grande dorsale, ed estende il sottoscapolare e il deltoide posteriore del braccio inferiore.
La posizione agevola l’equilibrio in tutto il corpo e diffonde calma e benessere nella mente degli yogi.
I benefici della posizione del muso di vacca
Una pratica costante di Gomukhasana può portare numerosi benefici sia fisici che mentali.
Prima di tutto questo asana è in grado di migliorare la flessibilità di varie parti del corpo come spalle, braccia, cosce e caviglie. Inoltre rafforza e allunga i bicipiti e i tricipiti. La posizione favorisce un’espansione nelle spalle e nel torace e aiuta a irrobustire e raddrizzare la colonna vertebrale.
L’asana incrementa l’apporto di sangue nelle gambe e braccia, pertanto è indicato per coloro che trascorrono molto tempo seduti. In aggiunta, i muscoli addominali si espandono e questo contribuisce a un buon funzionamento degli organi addominali. Infine, la pratica di questo asana permette di sgonfiare la pancia e migliora la digestione.
I suoi effetti positivi agiscono anche a livello psichico, permettendo il rilascio di stress e stanchezza. Infine Gomukhasana accresce l’energia, la consapevolezza ed è una posizione di preparazione al rilassamento.
I chakra coinvolti
La Posizione del muso di vacca attiva principalmente due chakra, il primo è Anahata chakra, il chakra del cuore, mentre il secondo è Muladhara chakra, il chakra del perineo.
Anahata chakra, anche detto quarto chakra, è il centro del cuore. É connesso al timo e al sistema immunitario. Questo chakra riguarda la capacità di amare, di aprirsi agli altri e condividere i propri stati d’animo. A proposito del chakra del cuore, mantenendo la posizione Gomukhasana per alcuni minuti, come talvolta si fa nella pratica dello Yin yoga, è possibile che si creino intense emozioni di apertura nell’area toracica.
Il Muladhara chakra, alle volte detto primo chakra è generalmente legato alla sopravvivenza e alla sicurezza. Collocato tra l’ano e i genitali, si dice che questa sia anche le zona del corpo in cui è situata la Kundalini (ovvero una forza dormiente arrotolata a spirale).
Prende anche il nome di chakra della radice poiché è connesso con la stabilità, il radicamento e con la fiducia in se stessi. Il primo chakra è considerato molto importante perché è il principio di tutto i sistemi dei chakra e qualora non funzionasse in modo armonioso potrebbe farci sentire insicuri, apatici, o al contrario troppo aggressivi, mentalmente rigidi ed eccessivamente legati ai beni materiali.
Posizione del muso di vacca è una posizione polare, cioè agisce su entrambi gli aspetti energetici del corpo: quello Yin, femminile, lunare e quello Yang, maschile, solare. In generale è una posizione che aiuta l’eliminazione di cattive abitudini, di desideri eccessivi o pensieri ripetitivi.
Come si esegue Gomukhasana
Prima di tutto siedi sul tappetino con le gambe stese in avanti in Dandasana. Piega il ginocchio destro e sposta il piede destro fino a toccare con il tallone il fianco sinistro mantenendo il ginocchio a terra. In seguito, metti la gamba sinistra sulla destra e accertati di posizionare le gambe in modo simmetrico. Le ginocchia devono sovrapporsi e la schiena è dritta.
Successivamente solleva il braccio sinistro sulla testa e piegando il gomito colloca la mano sinistra tra le scapole. Poi piega il braccio destro dietro la schiena con la mano rivolta verso l’alto. Le dita delle due mani si afferrano tra di loro all’altezza delle scapole. Il gomito sinistro punterà verso l’alto mentre il destro verso il basso. La schiena è sempre dritta e il petto è aperto. La testa rimane allineata con la colonna.
Adesso non resta che rilassare la zona addominale con respiri profondi e naturali e osservare le sensazioni che emergono. Come tutte le posizioni asimmetriche essa dovrà essere eseguita anche sul lato destro seguendo la stessa procedura. Potrebbe essere interessante notare le differenze che emergono eseguendo l’asana in ambedue le parti del corpo.
Precauzioni
Tra le precauzioni da tenere in mente bisogna ricordare di non inarcare mai la schiena durante l’esecuzione della posizione, ma se si vuole accrescere l’apertura delle anche, è possibile inclinare leggermente il busto in avanti e si possono collocare le mani sul pavimento di fronte agli stinchi.
Sebbene non sia una posizione avanzata, Gomukhasana non è un asana per principianti e richiede un riscaldamento iniziale. Prima di eseguire la posizione del muso di vacca è consigliata l’esecuzione di Vajrasana, ovvero la posizione del fulmine.
Accorgimenti
Tra gli accorgimenti da ricordare, bisogna sempre prestare attenzione ad avere entrambi i lati del bacino ben appoggiati a terra. Per facilitare questo possiamo collocare un cuscino rigido, una coperta o un mattone yoga sotto i glutei.
Invece, se le tue articolazioni dovessero essere indolenzite o sollecitate più del necessario potresti scegliere di distendere la gamba inferiore.
Accessori
Chi pratica Gomukhasana talvolta può servirsi di alcuni accessori per facilitare la pratica. Come abbiamo accennato è possibile utilizzare dei cuscini o blocchi yoga, inoltre se le mani non riescono a toccarsi tra loro, potrebbe essere di supporto una fascia yoga o un foulard che consentiranno una profonda apertura delle spalle.
Gomukhasana: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione del muso di vacca, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
Variazioni della posizione del muso di vacca
La posizione del muso di vacca può essere praticata con alcune modifiche che consentono di trarre beneficio dall’asana pur rispettando la propria conformazione fisica e i propri limiti naturali.
L’esecuzione di Gomukhasana richiede una certa flessibilità nelle anche, ma qualora risultasse scomoda, potrebbe essere attuata nella variante Vajra Gomukhasana. Questo asana si esegue rimanendo in ginocchio seduti sui talloni, pertanto la posizione non richiede di allungare i muscoli delle anche e non forza le articolazioni di ginocchia e caviglie.
Posizione del muso di vacca: le controindicazioni
Sebbene Gomukhasana sia una posizione con molteplici benefici, come tutte le posizioni yoga non è un asana adatto a tutti. Infatti, essa è sconsigliata in caso di gravi lesioni o dolori delle articolazioni, spalle e ginocchia. Inoltre, sebbene possa essere benefica anche nei casi di sciatica, allo stesso tempo se non si è in grado di incrociare bene le ginocchia e il nervo sciatico è molto rigido e infiammato, l’asana potrebbe intensificare il dolore, pertanto sarebbe meglio evitarlo.
Redazione
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