Proseguiamo il nostro viaggio nel mondo delle posizioni yoga con quella che più forse rappresenta questa pratica: la posizione del loto. In questo articolo scoprirai come si esegue, l’etimologia del suo nome sanscrito, i benefici per il tuo corpo e le possibili variazioni.
Posizione del loto: etimologia, mito, simbolo e posologia
La posizione del loto, in sanscrito Padmasana, rappresenta forse il simbolo di tutto lo yoga. Questa fama così importante si deve soprattutto alla forma quasi perfetta che il nostro corpo assume durante questo asana.
Il termine sanscrito Padmasana richiama proprio il fiore a cui si ispira. Padma si traduce infatti con “fiore di loto”, mentre “asana” è il suffisso che indica semplicemente la parola “posizione”.
La sua importanza non è solo simbolica, ma anche molto pratica. Infatti la posizione del loto è ritenuta, nel proprio percorso di allenamento, una delle più importanti per il corpo e la mente. Data la posizione infatti si favorisce uno stato meditativo importante con un effetto benefico per tutto il corpo. La posizione del loto infatti simboleggia questo stato di calma e attesa, proprio come un fiore che non si scompone di fronte alle avversità della natura.
A cosa serve la posizione del loto
Come abbiamo già accennato in apertura, la posizione del loto o Padmasana è particolarmente utile per tutto il corpo e per la nostra mente. Questa posizione infatti va a sollecitare tutti i muscoli che ci aiutano a tenere una postura corretta durante la giornata. Dunque la posizione del loto serve a tonificare i muscoli della nostra schiena e a mantenere ben flessibili le nostre gambe, con tutta una serie di benefici che vediamo di seguito.
I benefici della posizione del loto
I benefici della posizione del loto sono abbastanza evidenti anche a chi è un neofita del mondo dello yoga. Infatti il primo beneficio più lampante è quello sulla nostra postura. Se hai problemi a tenere la schiena dritta e a fine giornata hai sempre problemi e dolori fastidiosi, la posizione del loto potrebbe aiutarti a correggere queste abitudini.
Oltre a questo la posizione del loto o Padmasana aiuta a ridurre la pressione sanguigna. Data la posizione che assumono le gambe, la circolazione verso le estremità viene favorita, aiutando il nostro cuore e tutto il sistema circolatorio.
Eseguendo questo asana in modo continuo un’altra importante serie di benefici saranno: il miglioramento della digestione, il rilassamento delle tensioni muscolari, allevia i dolori del ciclo mestruale, facilita l’ingresso in uno stato meditativo.
I chakra coinvolti
La meditazione che induce la posizione del loto si ricollega anche al discorso dei chakra. Questo asana infatti favorisce l’attivazione del settimo chakra che è quello collegato alla sfera della consapevolezza. Per questo motivo durante la posizione, mentre curiamo la nostra respirazione, possiamo scendere in profondi stati meditativi dove interrogare il nostro essere e la nostra esistenza.
Come si esegue la posizione del loto
Chiariti benefici, utilità e chakra coinvolti dalla posizione del loto o Padmasana, vediamo finalmente come eseguirla in modo corretto e senza errori.
La prima cosa che dovrai fare è quella di sederti sul tappetino con le gambe distese di fronte a te. Il secondo passo, molto semplice, è quello di divaricare leggermente le gambe, distanziando i piedi di cinquanta centimetri circa.
Ora aiutandoti con le mani prendi il piede destro e piega il ginocchio per portare l’estremità verso la coscia opposta. Poggia il piede sulla coscia con la pianta rivolta verso l’alto, mentre il ginocchio si poggerà a terra. A questo punto dovrai ripetere lo stesso procedimento con l’altro piede. Alla fine dovresti avere le tue ginocchia poggiate a terra, i piedi con la pianta rivolta verso l’alto e i talloni che puntano l’ombelico.
Se ad una prima occhiata la posizione sembra semplice da eseguire, in realtà i neofiti potrebbero sperimentare alcune difficoltà, che si superano con la pratica e l’esercizio.
Precauzioni
Come per tutti gli asana, anche quello del loto, ha delle precauzioni da seguire per evitare problemi. Quella più importante è la preparazione preliminare, prima di Padmasana è consigliato effettuare altre posizioni che riscaldino i nostri muscoli.
Oltre a questo ricordati di non forzare mai il tuo corpo, soprattutto se sei alla prime esperienze. Ascoltalo e segui quello che ti dice, con calma e pazienza raggiungerai la forma perfetta.
Accorgimenti
La posizione del loto è importante nel tuo percorso, per cui segui alcuni accorgimenti per non rovinare la tua esperienza. Prima di tutto controlla la tua respirazione e ascolta in che modo questa cambia a seconda della posizione che assumi. Se varia in modo sensibile, fermati e riprendi più avanti.
Non sottovalutare l’ambiente che ti circonda. Lo yoga è una pratica meditativa, prima che un esercizio fisico, per cui assicurati di rendere la stanza o tutta la casa in linea con lo stato di calma che vuoi raggiungere.
Accessori
Come per quasi tutti gli asana, anche la posizione del loto non ne necessita di particolari accessori per essere eseguito. Sicuramente il tappetino è fondamentale, dovendo stare seduti e in una posizione particolare, è importante che questo sia presente e sia comodo.
Oltre a questo potrebbe essere utile avere degli appoggi nel caso le tue ginocchia non raggiungano ancora il pavimento, cosa che in genere richiede un po’ di esercizio. Puoi usare dei cuscini, dei blocchi, oppure semplicemente una coperta arrotolata.
Posizione del loto: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione yoga del loto, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
Variazioni della posizione del loto
La posizione del loto è piuttosto semplice nella sua forma, tuttavia per i meno esperti potrebbe essere utile adottare alcune variazioni che ne semplificano l’esecuzione e allenano il corpo per un Padmasana ben fatto.
La prima variazione della posizione del loto che ti indichiamo è quella del Sukhasana. In questa versione a cambiare è la posizione dei piedi che vengono raccolti verso l’addome, ma invece di poggiare sulle cosce restano sotto di esse. Questo semplifica di molto l’esecuzione e allena comunque le nostre ginocchia.
La seconda variazione della posizione del loto che puoi eseguire è quella del Ardha Padmasana. Anche in questo caso a cambiare è il collocamento dei nostri piedi. Uno infatti andrà posto, come nel Padmasana, sopra la coscia, mentre l’altro andrà invece sotto la gamba opposta. Questo permette di allenare l’elasticità di una gamba per volta.
Infine, per chi è più avanzato, può provare un’altra variazione che è quella della posizione del pesce. Quando completi la posizione del loto, dovrai piegare verso l’indietro la schiena appoggiando la testa sul tappetino e creando una sorta di arco. Questa variazione è però piuttosto avanzata e da evitare per i neofiti.
Posizione del loto: controindicazioni
La posizione del loto, o Padmasana, non presenta particolari controindicazioni. Se ovviamente stai vivendo dei dolori muscolari o li senti durante la tua esecuzione, devi fermarti immediatamente. Inoltre è sconsigliata l’esecuzione a chi soffre di problemi alle ginocchia o di sciatica
Posizione del loto: tutto quello che devi sapere
Proseguiamo il nostro viaggio nel mondo delle posizioni yoga con quella che più forse rappresenta questa pratica: la posizione del loto. In questo articolo scoprirai come si esegue, l’etimologia del suo nome sanscrito, i benefici per il tuo corpo e le possibili variazioni.
Indice:
Posizione del loto: etimologia, mito, simbolo e posologia
La posizione del loto, in sanscrito Padmasana, rappresenta forse il simbolo di tutto lo yoga. Questa fama così importante si deve soprattutto alla forma quasi perfetta che il nostro corpo assume durante questo asana.
Il termine sanscrito Padmasana richiama proprio il fiore a cui si ispira. Padma si traduce infatti con “fiore di loto”, mentre “asana” è il suffisso che indica semplicemente la parola “posizione”.
La sua importanza non è solo simbolica, ma anche molto pratica. Infatti la posizione del loto è ritenuta, nel proprio percorso di allenamento, una delle più importanti per il corpo e la mente. Data la posizione infatti si favorisce uno stato meditativo importante con un effetto benefico per tutto il corpo. La posizione del loto infatti simboleggia questo stato di calma e attesa, proprio come un fiore che non si scompone di fronte alle avversità della natura.
A cosa serve la posizione del loto
Come abbiamo già accennato in apertura, la posizione del loto o Padmasana è particolarmente utile per tutto il corpo e per la nostra mente. Questa posizione infatti va a sollecitare tutti i muscoli che ci aiutano a tenere una postura corretta durante la giornata. Dunque la posizione del loto serve a tonificare i muscoli della nostra schiena e a mantenere ben flessibili le nostre gambe, con tutta una serie di benefici che vediamo di seguito.
I benefici della posizione del loto
I benefici della posizione del loto sono abbastanza evidenti anche a chi è un neofita del mondo dello yoga. Infatti il primo beneficio più lampante è quello sulla nostra postura. Se hai problemi a tenere la schiena dritta e a fine giornata hai sempre problemi e dolori fastidiosi, la posizione del loto potrebbe aiutarti a correggere queste abitudini.
Oltre a questo la posizione del loto o Padmasana aiuta a ridurre la pressione sanguigna. Data la posizione che assumono le gambe, la circolazione verso le estremità viene favorita, aiutando il nostro cuore e tutto il sistema circolatorio.
Eseguendo questo asana in modo continuo un’altra importante serie di benefici saranno: il miglioramento della digestione, il rilassamento delle tensioni muscolari, allevia i dolori del ciclo mestruale, facilita l’ingresso in uno stato meditativo.
I chakra coinvolti
La meditazione che induce la posizione del loto si ricollega anche al discorso dei chakra. Questo asana infatti favorisce l’attivazione del settimo chakra che è quello collegato alla sfera della consapevolezza. Per questo motivo durante la posizione, mentre curiamo la nostra respirazione, possiamo scendere in profondi stati meditativi dove interrogare il nostro essere e la nostra esistenza.
Come si esegue la posizione del loto
Chiariti benefici, utilità e chakra coinvolti dalla posizione del loto o Padmasana, vediamo finalmente come eseguirla in modo corretto e senza errori.
La prima cosa che dovrai fare è quella di sederti sul tappetino con le gambe distese di fronte a te. Il secondo passo, molto semplice, è quello di divaricare leggermente le gambe, distanziando i piedi di cinquanta centimetri circa.
Ora aiutandoti con le mani prendi il piede destro e piega il ginocchio per portare l’estremità verso la coscia opposta. Poggia il piede sulla coscia con la pianta rivolta verso l’alto, mentre il ginocchio si poggerà a terra. A questo punto dovrai ripetere lo stesso procedimento con l’altro piede. Alla fine dovresti avere le tue ginocchia poggiate a terra, i piedi con la pianta rivolta verso l’alto e i talloni che puntano l’ombelico.
Se ad una prima occhiata la posizione sembra semplice da eseguire, in realtà i neofiti potrebbero sperimentare alcune difficoltà, che si superano con la pratica e l’esercizio.
Precauzioni
Come per tutti gli asana, anche quello del loto, ha delle precauzioni da seguire per evitare problemi. Quella più importante è la preparazione preliminare, prima di Padmasana è consigliato effettuare altre posizioni che riscaldino i nostri muscoli.
Oltre a questo ricordati di non forzare mai il tuo corpo, soprattutto se sei alla prime esperienze. Ascoltalo e segui quello che ti dice, con calma e pazienza raggiungerai la forma perfetta.
Accorgimenti
La posizione del loto è importante nel tuo percorso, per cui segui alcuni accorgimenti per non rovinare la tua esperienza. Prima di tutto controlla la tua respirazione e ascolta in che modo questa cambia a seconda della posizione che assumi. Se varia in modo sensibile, fermati e riprendi più avanti.
Non sottovalutare l’ambiente che ti circonda. Lo yoga è una pratica meditativa, prima che un esercizio fisico, per cui assicurati di rendere la stanza o tutta la casa in linea con lo stato di calma che vuoi raggiungere.
Accessori
Come per quasi tutti gli asana, anche la posizione del loto non ne necessita di particolari accessori per essere eseguito. Sicuramente il tappetino è fondamentale, dovendo stare seduti e in una posizione particolare, è importante che questo sia presente e sia comodo.
Oltre a questo potrebbe essere utile avere degli appoggi nel caso le tue ginocchia non raggiungano ancora il pavimento, cosa che in genere richiede un po’ di esercizio. Puoi usare dei cuscini, dei blocchi, oppure semplicemente una coperta arrotolata.
Posizione del loto: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione yoga del loto, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
Variazioni della posizione del loto
La posizione del loto è piuttosto semplice nella sua forma, tuttavia per i meno esperti potrebbe essere utile adottare alcune variazioni che ne semplificano l’esecuzione e allenano il corpo per un Padmasana ben fatto.
La prima variazione della posizione del loto che ti indichiamo è quella del Sukhasana. In questa versione a cambiare è la posizione dei piedi che vengono raccolti verso l’addome, ma invece di poggiare sulle cosce restano sotto di esse. Questo semplifica di molto l’esecuzione e allena comunque le nostre ginocchia.
La seconda variazione della posizione del loto che puoi eseguire è quella del Ardha Padmasana. Anche in questo caso a cambiare è il collocamento dei nostri piedi. Uno infatti andrà posto, come nel Padmasana, sopra la coscia, mentre l’altro andrà invece sotto la gamba opposta. Questo permette di allenare l’elasticità di una gamba per volta.
Infine, per chi è più avanzato, può provare un’altra variazione che è quella della posizione del pesce. Quando completi la posizione del loto, dovrai piegare verso l’indietro la schiena appoggiando la testa sul tappetino e creando una sorta di arco. Questa variazione è però piuttosto avanzata e da evitare per i neofiti.
Posizione del loto: controindicazioni
La posizione del loto, o Padmasana, non presenta particolari controindicazioni. Se ovviamente stai vivendo dei dolori muscolari o li senti durante la tua esecuzione, devi fermarti immediatamente. Inoltre è sconsigliata l’esecuzione a chi soffre di problemi alle ginocchia o di sciatica
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