La posizione del corvo: tutto quello che devi sapere
Nello yoga, una delle posizioni più “pericolose” è sicuramente Kakasana, la posizione del corvo. Un asana di equilibrio sulle braccia, che trasmette forza e leggerezza. È una posizione yoga, dunque, che si trova nel gruppo degli asana arm balance, cioè dei bilanciamenti sulle braccia, ed è di livello intermedio.
Posizione del corvo: etimologia, mito, simbolo e posologia
Kakasana, la posizione del corvo, fa riferimento ad una storia che nasce da una riflessione. Si racconta, infatti, che un corvo, un giorno, si sia appoggiato sul ramo di un albero di cocco e che, nel momento in cui si è poggiato al ramo, il cocco attaccato sia caduto.
Da qui, quindi, nasce una domanda che genera la riflessione: è stato il corvo a far cadere il cocco o il cocco era pronto per cadere e, quindi, lo avrebbe fatto comunque? La risposta potrebbe anche essere l’insieme delle due cose: magari il cocco era pronto per cadere ed ha ricevuto la spinta dal corvo. Questa storia si collega alla figura di cui stiamo parlando, in quanto l’equilibrio sulle braccia può generare una paura iniziale, quella di cadere.
Si riuscirà ad entrare nella posizione, dunque, solo quando sarà il momento gusto e ci si sentirà pronti per farlo. Gli asana di bilanciamento sulle braccia e di equilibrio in generale, infatti, presuppongono una certa consapevolezza, fisica e mentale. Occorre, infatti, avere forza, essere in uno stato di equilibrio e calma mentale, coordinare la respirazione e non avere paura di staccare i piedi da terra.
La simbologia del corvo
Qual è, in particolare, la simbologia del corvo? Spesso, la sua immagine trasmette inquietudine e richiama il buio, l’ignoto, la paura. È proprio qui che si collega la paura legata alla posizione del corvo e che richiama quella di cadere, di perdere l’equilibrio, fisico ed emotivo. Il corvo, però, è un animale estremamente intelligente, con una buona memoria e capace di adattarsi a vari contesti.
Molto spesso, questo animale viene considerato una porta d’accesso ai luoghi bui di noi stessi e, per questo, può spaventare. Proprio per questo, dunque, la posizione di Kakasana suggerisce che bisogna sfidare le proprie paure, affrontarle e superarle per acquisire consapevolezza e accrescere la fiducia in se stessi.
Kakasana e Bakasana: le differenze
Kakasana è una delle prime posizioni di equilibrio sulle mani che si trovano quando si raggiunge un livello intermedio. C’è un’altra posizione di equilibrio sulle mani con cui la posizione del corvo viene spesso confusa: Bakasana, la posizione della gru.
Ad un primo sguardo, infatti, i due asana appaiono molto simili e infatti le differenze sono minime. Le differenze sono, sostanzialmente, la posizione delle braccia e delle ginocchia: in Kakasana le braccia sono piegate e le ginocchia sono appoggiate sulle braccia; in Bakasana le braccia sono tese e le ginocchia poggiano sulla parte alta delle braccia.
Dato che in Kakasana le braccia sono leggermente piegate, questo asana risulta più semplice perché il peso del corpo, sostenuto dalle braccia, è più vicino a terra, quindi il baricentro è più basso. In Bakasana, invece, si è più proiettati verso l’alto ed anche il baricentro è più alto.
Inoltre, in Kakasana, le braccia piegate permettono al corpo di avere un punto in cui le ginocchia, che si poggiano sulle braccia, si bloccano, cioè all’altezza del gomito, evitando di scivolare. In Bakasana, invece, avendo le braccia allungate, bisogna fare più forza sugli addominali per tenere le gambe sollevate da terra e ferme.
Le posizioni di equilibrio sulle braccia
Portare tutto il corpo in equilibrio sulle braccia richiede assoluta concentrazione e introduce un più profondo senso di dharana nella pratica. Dharana è un termine sanscrito che significa proprio concentrazione. Si riferisce, in particolare, alla positività del pensiero, allo scopo di riuscire a concentrarsi su un singolo oggetto o pensiero, tralasciando tutto il resto. Queste posizioni portano i praticanti a confrontarsi con la paura di cadere, una paura profonda, che è connessa con l’ego e con il desiderio di mostrarsi padroni della situazione.
Proprio per questo, il gruppo di asana di equilibrio sulle braccia è adatto per sviluppare fiducia in se stessi e umiltà. Queste posizioni possono risultare impegnative per alcune persone, ma devono essere affrontate con un atteggiamento giocoso e la voglia di sperimentare. Come per tutti gli asana, specialmente quelli più impegnativi, non bisogna avere fretta e bisogna avere la pazienza di aspettare i miglioramenti, che verranno gradualmente.
A cosa serve la posizione del corvo
La posizione del corvo, è un asana che unisce forza e quiete mentale. Il nostro corpo, infatti, non ha solo bisogno di flessibilità, ma anche di forza. Kakasana è una posizione che rafforza, ma anche che calma la mente, perché bisogna trovare la concentrazione e la fermezza per mantenere l’equilibrio. Oltre ad avere effetti sul fisico, quindi, agisce a livello sottile, andando a stimolare i chakra e agendo a livello emotivo. Ricorda che è una posizione di livello intermedio, quindi andrebbe eseguita con la giusta preparazione e la supervisione di un insegnante esperto.
I benefici di Kakasana, la posizione del corvo
Kakasana, come ogni asana, ha molti benefici, che si avvertono con una pratica costante. Vediamo insieme a cosa serve:
accresce la percezione e la consapevolezza del proprio corpo;
rinforza le spalle, le scapole, i polsi e l’addome;
aiuta a sviluppare equilibrio e bilanciamento;
allunga la colonna vertebrale;
migliora l’autostima;
migliora la concentrazione;
tonifica gli addominali;
stimola l’equilibrio psicofisico;
aiuta ad affrontare fiacchezza e depressione.
I chakra coinvolti
Kakasana è una posizione che ha effetti benefici, in particolare, su Vishuddha, il quinto chakra, Manipura, il terzo chakra, e Svadhisthana, il secondo chakra. Vishuddha è il chakra della gola ed è collegato alla comunicazione, sia con gli altri che con noi stessi, e alle emozioni che ne derivano. L’apertura di questo chakra porta una grande creatività, accresce la concentrazione, predispone all’ascolto e all’apprendimento.
Manipura, invece, è il chakra del fuoco, collegato al fluire. L’apertura di questo chakra dona energia, equilibrio, sicurezza in se stessi, forza e coraggio. Infine, Svadhisthana, il chakra dell’acqua, che dona stabilità. Quando questo chakra è stabile, le emozioni sono in equilibrio, si è capaci di lasciar scorrere e di accettare il cambiamento.
Come si esegue Kakasana, la posizione del corvo
Per prepararsi ad affrontare questo asana di livello intermedio senza paura e senza farsi male, ci vuole pazienza e perseveranza. Prima di tutto, ascolta sempre il tuo corpo e la tua emotività, evitando di forzare posizioni ed emozioni. Inoltre, evita di affrontare questa posizione se hai iniziato da poco a praticare yoga perché, come abbiamo detto, è un asana di livello intermedio.
Dato che Kakasana va a lavorare molto sui polsi, sulla muscolatura addominale e sulla schiena, il consiglio è quello di procedere per gradi, allenando nel corso delle lezioni le varie parti del corpo coinvolte. Fai, quindi, esercizi per rinforzare i polsi, le braccia, le spalle, gli addominali, per favorire l’apertura delle anche e per aumentare l’equilibrio.
Ricorda di riscaldare bene i polsi, per evitare di farti male durante l’esecuzione della posizione. Tutto il peso del corpo, infatti, deve essere sorretto proprio dai polsi, che devono, quindi, essere forti e ben allenati. Prima di giungere all’esecuzione di Kakasana, fai una lezione che prevede due o più cicli di Surya Namaskara, il saluto al sole, che serve per riscaldare e preparare tutto il corpo.
Le posizioni da eseguire per allenarti ad affrontare Kakasana possono essere:
Upavistha Konasana, la posizione seduta dell’angolo.
Per eseguire Kakasana, la posizione del corvo, il consiglio è di partire dalla posizione della ghirlanda, Malasana. Piega, poi, il busto in avanti e allunga le braccia fino ad appoggiare le mani sul pavimento davanti a te. Ruota le mani leggermente verso l’interno e allarga le dita. Piega i gomiti e appoggia le ginocchia contro la parte superiore delle braccia.
Appoggiati sui metatarsi e, piegando il busto in avanti, porta le cosce verso il petto e gli stinchi verso la parte superiore delle braccia. Arrotonda la schiena quando ti accorgi che il peso del corpo sta passando sui polsi. Espira e solleva lentamente i piedi dal pavimento, uno alla volta. Tieni la testa in posizione neutra e trova il punto di equilibrio. Mantieni la posizione da 20 secondi ad un minuto. Evita, durante l’esecuzione dell’asana, di lasciar cadere la testa e di eseguire i movimenti in modo brusco.
Precauzioni
È bene fare molta attenzione, quando si esegue Kakasana, la posizione del corvo. Innanzitutto, il rischio è quello di perdere l’equilibrio e cadere con il viso a terra. Gli altri rischi, poi, sono legati ai polsi e alle spalle. Attenzione, dunque, a praticare esercizi di preparazione per i polsi, per non affaticarli e rischiare dei traumi. Chi ha le spalle deboli, instabili, dovrebbe praticare il programma di esercizi per le spalle, fin quando non sviluppa sufficiente stabilità e flessibilità.
Solo a quel punto è possibile provare a praticare Kakasana. Le posizioni di equilibrio sulle braccia, oltre a richiedere forza e stabilità nei polsi, nelle braccia e nelle spalle, richiedono tonicità dei muscoli addominali. Il lavoro addominale prima delle posizioni di equilibrio, quindi, aiuta a dare la sensazione di elevazione a partire dal profondo dell’addome.
Accorgimenti
Prima di eseguire questa posizione, che sollecita molto alcune parti del corpo, è sempre preferibile fare riscaldamento. In particolare, è importante eseguire degli esercizi terapeutici per i polsi. Chi si accinge a praticare le posizioni di equilibrio sulle braccia dovrebbe avere una capacità di estensione dei polsi sufficiente a distendere completamente i palmi delle mani a terra e a mantenere gli avambracci perpendicolari al pavimento senza sforzo.
Accessori
Per eseguire in tutta tranquillità Kakasana, la posizione del corvo, è possibile, soprattutto le prime volte, usare un cuscino da posizionare di fronte a te, all’altezza del viso. In questo modo, se dovessi cadere, eviti di colpire il pavimento, con il rischio di farti male.
Usa, poi, un buon tappetino yoga, con una buona aderenza, soprattutto se tendi a sudare molto. Il rischio, infatti, è di scivolare con la mani e perdere l’equilibrio. In alternativa, puoi utilizzare un telo yoga in microfibra da mettere sopra il tappetino, per avere un attrito maggiore.
Kakasana: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione del corvo, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
Kakasana, la posizione del corvo: controindicazioni
La posizione del corvo è di livello intermedio e, per questo, non va eseguita se non hai una buona base di pratica alle spalle. Evita di eseguire questo asana se soffri della sindrome del tunnel carpale, se sei in gravidanza, se hai lesioni alle spalle o ai polsi.
In queste posizioni di equilibrio sulle mani, i polsi sono esposti a seri rischi; dunque, se mentre le esegui avverti dolori, anche minimi, interrompi la posizione o evita di tenerla a lungo.
La posizione del corvo: tutto quello che devi sapere
Nello yoga, una delle posizioni più “pericolose” è sicuramente Kakasana, la posizione del corvo. Un asana di equilibrio sulle braccia, che trasmette forza e leggerezza. È una posizione yoga, dunque, che si trova nel gruppo degli asana arm balance, cioè dei bilanciamenti sulle braccia, ed è di livello intermedio.
Indice:
Posizione del corvo: etimologia, mito, simbolo e posologia
Kakasana, la posizione del corvo, fa riferimento ad una storia che nasce da una riflessione. Si racconta, infatti, che un corvo, un giorno, si sia appoggiato sul ramo di un albero di cocco e che, nel momento in cui si è poggiato al ramo, il cocco attaccato sia caduto.
Da qui, quindi, nasce una domanda che genera la riflessione: è stato il corvo a far cadere il cocco o il cocco era pronto per cadere e, quindi, lo avrebbe fatto comunque? La risposta potrebbe anche essere l’insieme delle due cose: magari il cocco era pronto per cadere ed ha ricevuto la spinta dal corvo. Questa storia si collega alla figura di cui stiamo parlando, in quanto l’equilibrio sulle braccia può generare una paura iniziale, quella di cadere.
Si riuscirà ad entrare nella posizione, dunque, solo quando sarà il momento gusto e ci si sentirà pronti per farlo. Gli asana di bilanciamento sulle braccia e di equilibrio in generale, infatti, presuppongono una certa consapevolezza, fisica e mentale. Occorre, infatti, avere forza, essere in uno stato di equilibrio e calma mentale, coordinare la respirazione e non avere paura di staccare i piedi da terra.
La simbologia del corvo
Qual è, in particolare, la simbologia del corvo? Spesso, la sua immagine trasmette inquietudine e richiama il buio, l’ignoto, la paura. È proprio qui che si collega la paura legata alla posizione del corvo e che richiama quella di cadere, di perdere l’equilibrio, fisico ed emotivo. Il corvo, però, è un animale estremamente intelligente, con una buona memoria e capace di adattarsi a vari contesti.
Molto spesso, questo animale viene considerato una porta d’accesso ai luoghi bui di noi stessi e, per questo, può spaventare. Proprio per questo, dunque, la posizione di Kakasana suggerisce che bisogna sfidare le proprie paure, affrontarle e superarle per acquisire consapevolezza e accrescere la fiducia in se stessi.
Kakasana e Bakasana: le differenze
Kakasana è una delle prime posizioni di equilibrio sulle mani che si trovano quando si raggiunge un livello intermedio. C’è un’altra posizione di equilibrio sulle mani con cui la posizione del corvo viene spesso confusa: Bakasana, la posizione della gru.
Ad un primo sguardo, infatti, i due asana appaiono molto simili e infatti le differenze sono minime. Le differenze sono, sostanzialmente, la posizione delle braccia e delle ginocchia: in Kakasana le braccia sono piegate e le ginocchia sono appoggiate sulle braccia; in Bakasana le braccia sono tese e le ginocchia poggiano sulla parte alta delle braccia.
Dato che in Kakasana le braccia sono leggermente piegate, questo asana risulta più semplice perché il peso del corpo, sostenuto dalle braccia, è più vicino a terra, quindi il baricentro è più basso. In Bakasana, invece, si è più proiettati verso l’alto ed anche il baricentro è più alto.
Inoltre, in Kakasana, le braccia piegate permettono al corpo di avere un punto in cui le ginocchia, che si poggiano sulle braccia, si bloccano, cioè all’altezza del gomito, evitando di scivolare. In Bakasana, invece, avendo le braccia allungate, bisogna fare più forza sugli addominali per tenere le gambe sollevate da terra e ferme.
Le posizioni di equilibrio sulle braccia
Portare tutto il corpo in equilibrio sulle braccia richiede assoluta concentrazione e introduce un più profondo senso di dharana nella pratica. Dharana è un termine sanscrito che significa proprio concentrazione. Si riferisce, in particolare, alla positività del pensiero, allo scopo di riuscire a concentrarsi su un singolo oggetto o pensiero, tralasciando tutto il resto. Queste posizioni portano i praticanti a confrontarsi con la paura di cadere, una paura profonda, che è connessa con l’ego e con il desiderio di mostrarsi padroni della situazione.
Proprio per questo, il gruppo di asana di equilibrio sulle braccia è adatto per sviluppare fiducia in se stessi e umiltà. Queste posizioni possono risultare impegnative per alcune persone, ma devono essere affrontate con un atteggiamento giocoso e la voglia di sperimentare. Come per tutti gli asana, specialmente quelli più impegnativi, non bisogna avere fretta e bisogna avere la pazienza di aspettare i miglioramenti, che verranno gradualmente.
A cosa serve la posizione del corvo
La posizione del corvo, è un asana che unisce forza e quiete mentale. Il nostro corpo, infatti, non ha solo bisogno di flessibilità, ma anche di forza. Kakasana è una posizione che rafforza, ma anche che calma la mente, perché bisogna trovare la concentrazione e la fermezza per mantenere l’equilibrio. Oltre ad avere effetti sul fisico, quindi, agisce a livello sottile, andando a stimolare i chakra e agendo a livello emotivo. Ricorda che è una posizione di livello intermedio, quindi andrebbe eseguita con la giusta preparazione e la supervisione di un insegnante esperto.
I benefici di Kakasana, la posizione del corvo
Kakasana, come ogni asana, ha molti benefici, che si avvertono con una pratica costante. Vediamo insieme a cosa serve:
I chakra coinvolti
Kakasana è una posizione che ha effetti benefici, in particolare, su Vishuddha, il quinto chakra, Manipura, il terzo chakra, e Svadhisthana, il secondo chakra. Vishuddha è il chakra della gola ed è collegato alla comunicazione, sia con gli altri che con noi stessi, e alle emozioni che ne derivano. L’apertura di questo chakra porta una grande creatività, accresce la concentrazione, predispone all’ascolto e all’apprendimento.
Manipura, invece, è il chakra del fuoco, collegato al fluire. L’apertura di questo chakra dona energia, equilibrio, sicurezza in se stessi, forza e coraggio. Infine, Svadhisthana, il chakra dell’acqua, che dona stabilità. Quando questo chakra è stabile, le emozioni sono in equilibrio, si è capaci di lasciar scorrere e di accettare il cambiamento.
Come si esegue Kakasana, la posizione del corvo
Per prepararsi ad affrontare questo asana di livello intermedio senza paura e senza farsi male, ci vuole pazienza e perseveranza. Prima di tutto, ascolta sempre il tuo corpo e la tua emotività, evitando di forzare posizioni ed emozioni. Inoltre, evita di affrontare questa posizione se hai iniziato da poco a praticare yoga perché, come abbiamo detto, è un asana di livello intermedio.
Dato che Kakasana va a lavorare molto sui polsi, sulla muscolatura addominale e sulla schiena, il consiglio è quello di procedere per gradi, allenando nel corso delle lezioni le varie parti del corpo coinvolte. Fai, quindi, esercizi per rinforzare i polsi, le braccia, le spalle, gli addominali, per favorire l’apertura delle anche e per aumentare l’equilibrio.
Ricorda di riscaldare bene i polsi, per evitare di farti male durante l’esecuzione della posizione. Tutto il peso del corpo, infatti, deve essere sorretto proprio dai polsi, che devono, quindi, essere forti e ben allenati. Prima di giungere all’esecuzione di Kakasana, fai una lezione che prevede due o più cicli di Surya Namaskara, il saluto al sole, che serve per riscaldare e preparare tutto il corpo.
Le posizioni da eseguire per allenarti ad affrontare Kakasana possono essere:
Per eseguire Kakasana, la posizione del corvo, il consiglio è di partire dalla posizione della ghirlanda, Malasana. Piega, poi, il busto in avanti e allunga le braccia fino ad appoggiare le mani sul pavimento davanti a te. Ruota le mani leggermente verso l’interno e allarga le dita. Piega i gomiti e appoggia le ginocchia contro la parte superiore delle braccia.
Appoggiati sui metatarsi e, piegando il busto in avanti, porta le cosce verso il petto e gli stinchi verso la parte superiore delle braccia. Arrotonda la schiena quando ti accorgi che il peso del corpo sta passando sui polsi. Espira e solleva lentamente i piedi dal pavimento, uno alla volta. Tieni la testa in posizione neutra e trova il punto di equilibrio. Mantieni la posizione da 20 secondi ad un minuto. Evita, durante l’esecuzione dell’asana, di lasciar cadere la testa e di eseguire i movimenti in modo brusco.
Precauzioni
È bene fare molta attenzione, quando si esegue Kakasana, la posizione del corvo. Innanzitutto, il rischio è quello di perdere l’equilibrio e cadere con il viso a terra. Gli altri rischi, poi, sono legati ai polsi e alle spalle. Attenzione, dunque, a praticare esercizi di preparazione per i polsi, per non affaticarli e rischiare dei traumi. Chi ha le spalle deboli, instabili, dovrebbe praticare il programma di esercizi per le spalle, fin quando non sviluppa sufficiente stabilità e flessibilità.
Solo a quel punto è possibile provare a praticare Kakasana. Le posizioni di equilibrio sulle braccia, oltre a richiedere forza e stabilità nei polsi, nelle braccia e nelle spalle, richiedono tonicità dei muscoli addominali. Il lavoro addominale prima delle posizioni di equilibrio, quindi, aiuta a dare la sensazione di elevazione a partire dal profondo dell’addome.
Accorgimenti
Prima di eseguire questa posizione, che sollecita molto alcune parti del corpo, è sempre preferibile fare riscaldamento. In particolare, è importante eseguire degli esercizi terapeutici per i polsi. Chi si accinge a praticare le posizioni di equilibrio sulle braccia dovrebbe avere una capacità di estensione dei polsi sufficiente a distendere completamente i palmi delle mani a terra e a mantenere gli avambracci perpendicolari al pavimento senza sforzo.
Accessori
Per eseguire in tutta tranquillità Kakasana, la posizione del corvo, è possibile, soprattutto le prime volte, usare un cuscino da posizionare di fronte a te, all’altezza del viso. In questo modo, se dovessi cadere, eviti di colpire il pavimento, con il rischio di farti male.
Usa, poi, un buon tappetino yoga, con una buona aderenza, soprattutto se tendi a sudare molto. Il rischio, infatti, è di scivolare con la mani e perdere l’equilibrio. In alternativa, puoi utilizzare un telo yoga in microfibra da mettere sopra il tappetino, per avere un attrito maggiore.
Kakasana: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione del corvo, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
Kakasana, la posizione del corvo: controindicazioni
La posizione del corvo è di livello intermedio e, per questo, non va eseguita se non hai una buona base di pratica alle spalle. Evita di eseguire questo asana se soffri della sindrome del tunnel carpale, se sei in gravidanza, se hai lesioni alle spalle o ai polsi.
In queste posizioni di equilibrio sulle mani, i polsi sono esposti a seri rischi; dunque, se mentre le esegui avverti dolori, anche minimi, interrompi la posizione o evita di tenerla a lungo.
Redazione
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