Posizione dell’aratro: tutto quello che devi sapere
Halasana, la posizione dell’aratro, è una delle più importanti nell’Hatha Yoga, perché, con la sua esecuzione, molte parti del corpo ne traggono beneficio. Non è un asana difficile da eseguire, ma occorre sempre procedere gradualmente ed essere gentili con il proprio corpo, nel rispetto di Ahimsa, il principio della non violenza, che vale anche verso noi stessi.
Posizione dell’aratro: etimologia, mito, simbolo e posologia
Halasana è un termine sanscrito che significa aratro. Quest’ultimo rappresenta la trasformazione: l’aratro che muove la terra, per farla diventare fertile, affinché dia nuovi frutti. La simbologia di un asana è fondamentale per capire le energie che va a muovere e ad attivare quando viene eseguita. Halasana, infatti, è una posizione che riequilibra corpo e mente e dona un profondo rilassamento. Fa parte del gruppo delle posizioni in inversione, che vengono eseguite per affrontare e superare le proprie paure, aprirsi alla sacralità e alla disciplina.
Invertire l’energia, infatti, aiuta a guardare l’esterno e l’interno da un’altra prospettiva, ribaltando gli schemi, stimolando creatività e immaginazione. I piedi, posizionati oltre la testa, rappresentano il cuneo che muove la terra, simboleggiando la ricerca delle proprietà interiori e stimolando una riflessione profonda, necessaria per la propria crescita. Ricorda però che, prima di eseguire qualsiasi posizione, occorre riscaldare tutto il corpo ed entrare in ogni asana con consapevolezza e senza forzare. Ogni corpo, infatti, è diverso e lo yoga non è assolutamente competizione.
Halasana, la posizione dell’aratro: a cosa serve
Halasana è una posizione yoga che dona notevoli benefici fisici e mentali. Innanzitutto, risulta molto rilassante per la colonna vertebrale, migliorando anche la postura e agendo sul mal di schiena. L’attivazione dei muscoli addominali svolge una funzione tonificante, anche per gli organi interni, drenando fegato, pancreas e migliorando i problemi digestivi.
È particolarmente indicata in caso di costipazione, dispepsia e diabete; ha, inoltre, un effetto benefico su reni, circolazione, tiroide e pressione. Halasana apporta dei benefici anche a livello pelvico, migliorando la circolazione a livello del bacino, alleviando e riducendo dolori dovuti a tensioni da stress. Infine, è una valida alleata per combattere i sintomi emotivi e fisici dello stress e dell’ansia.
I benefici di Halasana, la posizione dell’aratro
Praticare Halasana, la posizione dell’aratro, apporta numerosi benefici. Mantenere le gambe a 45º, infatti, aiuta a tonificare i muscoli dell’addome e delle cosce. La posizione di Halasana, inoltre, è benefica per la postura. Il suo scopo principale è quello di rilasciare l’energia per farla fluire liberamente nella parte superiore della spina dorsale. Vi è anche una gentile stimolazione della tiroide, in quanto il mento viene premuto contro il petto.
Questa postura fa anche affluire il sangue al cervello. Ricorda di entrare nell’asana con cautela e di assicurarti, quando ti trovi nel profondo della posizione, di non forzare la colonna vertebrale oltre i tuoi limiti. La testa non va girata lateralmente, mentre si è nella posizione, per evitare problemi al collo e alle cervicali. Le donne in gravidanza non devono eseguire questa posizione, soprattutto dopo il primo trimestre.
I chakra coinvolti
Ogni asana apporta dei benefici a livello fisico, mentale ed energetico. In particolare, le posizioni dello yoga vanno a riequilibrare i chakra, centri energetici situati nel nostro corpo, posizionati tra la testa e la parte più bassa della spina dorsale. Nella posizione dell’aratro, vengono coinvolti, in particolare, il terzo, il quarto e il quinto chakra.
Il terzo chakra, chiamato Manipura o chakra del plesso solare, si trova nella parte dell’addome tra diaframma ed ombelico. Questo centro energetico rappresenta l’unione tra la stabilità e il fluire, tra energia, luce e calore. Quando è ben equilibrato, ci si sente sicuri di sé stessi, forti, padroni della propria vita. Lavorare su questo chakra significa lasciar andare la paura del giudizio degli altri, la difficoltà della gestione delle emozioni e la paura di non essere all’altezza delle situazioni.
Anahata, il quarto chakra, è chiamato anche chakra del cuore. È il chakra più centrale ed unisce quelli superiori, più spirituali, a quelli inferiori, più materiali. Questo chakra, quindi, rappresenta un anello di congiunzione tra il sopra e il sotto, tra il terreno e lo spirituale. È in stretta correlazione con i polmoni e con la respirazione. Quando è equilibrato, siamo capaci di amare incondizionatamente, mostrandoci generosi con gli altri, premurosi e gentili, senza essere dipendenti, amando e rispettando noi stessi.
Vishuddha è il chakra della gola, che si trova proprio alla sua base, ed è collegato alla comunicazione, con gli altri e con noi stessi. Quando questo chakra è ben equilibrato, riusciamo ad esprimerci in modo chiaro, limpido, con voce calma e rilassata. Si riesce, inoltre, ad ascoltare gli altri, ad esprimere ciò che si sente e a lasciarsi andare
Come si esegue Halasana, la posizione dell’aratro
Per eseguire Halasana, la posizione dell’aratro, bisogna aprire i dorsiflessori del piede, gli estensori del ginocchio, gli estensori dell’anca e della schiena. È importante tenere stabili gli stabilizzatori della spalla, gli estensori della schiena, gli estensori e gli adduttori dell’anca, i rotatori interni della gamba.
Distenditi sul tappetino yoga, in Shavasana, con la schiena, le braccia e le gambe sul pavimento. Solleva lentamente le gambe, fino a formare un angolo di 90° con il busto. Tieni le mani e le braccia vicino al corpo, con i palmi a terra. Attiva l’addome e tieni la colonna vertebrale a terra. Porta, poi, le mani sulla parte bassa della schiena, come appoggio per sollevare il bacino.
Porta lentamente le gambe oltre la testa, tenendo le scapole salde sul tappetino. Non girare la testa lateralmente e accompagna ogni movimento con la respirazione. Spingi il bacino verso la testa, portando il coccige perpendicolare al soffitto. Le gambe restano tese e vanno oltre la testa. Non forzare troppo le cervicali e prova ad avvicinare i piedi a terra. Quando i piedi toccano il tappetino, lascia andare le braccia sul pavimento e porta i palmi verso il basso.
Il mento resta a contatto con lo sterno. Per uscire dalla posizione, porta di nuovo le mani al bacino, solleva le gambe e srotola la colonna vertebrale sul pavimento. Per bilanciare le energie, puoi eseguire la contro-posizione di Uttana Padasana, Adho Mukha Svanasana o Viparita Karani.
Precauzioni
Pur avendo molti benefici ed anche essendo una posizione abbastanza facile, durante l’esecuzione Halasana, la posizione dell’aratro, è bene prendere delle precauzioni, per evitare di sollecitare erroneamente fasce muscolari e causare traumi. Evita, quindi, di girare la testa nella posizione, per non sollecitare troppo il collo.
In particolare, se soffri di cifosi (cioè la parte alta della tua schiena è più curva), non sforzarti troppo per entrare nella posizione. Se soffri di asma, evita di mantenere a lungo la posizione, perché potresti avvertire una sensazione di peso al petto. Infine, non tenere a lungo la posizione o evita di eseguirla se soffri di problemi cardiaci gravi o se hai la pressione alta.
Accorgimenti
Durante l’esecuzione di Halasana, potresti avere difficoltà a far toccare a terra le punte dei piedi. In questo caso, posiziona le mani sulla zona lombare, per creare un supporto ai muscoli, evitando di sovraccaricare e iperestendere i muscoli della schiena. Ricorda, inoltre, di stendere le ginocchia durante l’esecuzione dell’asana.
Accessori
Per eseguire la posizione dell’aratro, puoi utilizzare diversi accessori yoga, come supporto nella pratica. Ricorda che utilizzare dei supporti non vuol dire essere inferiori a chi non li utilizza, ma semplicemente avere un corpo diverso. Puoi utilizzare, ad esempio, un blocco da posizionare sotto la punta dei piedi, se non riesci a toccare terra. Un altro accorgimento utile è creare un po’ di spessore in più in corrispondenza della zona dorsale, per alleggerire la pressione della zona sul pavimento.
Puoi utilizzare, in questo caso, un telo sottile ripiegato. Infine, se fa parte della tua pratica, puoi utilizzare una panca yoga, appositamente studiata per agevolare alcune posizioni. La panca va posizionata all’altezza della testa, per poter appoggiarvi i quadricipiti ed avere, così, un sostegno alla zona lombare e addominale.
Posizione dell’aratro: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione dell’aratro, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
Halasana, la posizione dell’aratro: controindicazioni
La posizione dell’aratro è sconsigliata quando ci sono alcune problematiche. Non eseguirla se:
hai problemi alle cervicali, alle spalle o alla tiroide;
hai subito un infortunio al collo o alla schiena;
hai problemi agli occhi, come un distacco della retina;
Posizione dell’aratro: tutto quello che devi sapere
Halasana, la posizione dell’aratro, è una delle più importanti nell’Hatha Yoga, perché, con la sua esecuzione, molte parti del corpo ne traggono beneficio. Non è un asana difficile da eseguire, ma occorre sempre procedere gradualmente ed essere gentili con il proprio corpo, nel rispetto di Ahimsa, il principio della non violenza, che vale anche verso noi stessi.
Indice:
Posizione dell’aratro: etimologia, mito, simbolo e posologia
Halasana è un termine sanscrito che significa aratro. Quest’ultimo rappresenta la trasformazione: l’aratro che muove la terra, per farla diventare fertile, affinché dia nuovi frutti. La simbologia di un asana è fondamentale per capire le energie che va a muovere e ad attivare quando viene eseguita. Halasana, infatti, è una posizione che riequilibra corpo e mente e dona un profondo rilassamento. Fa parte del gruppo delle posizioni in inversione, che vengono eseguite per affrontare e superare le proprie paure, aprirsi alla sacralità e alla disciplina.
Invertire l’energia, infatti, aiuta a guardare l’esterno e l’interno da un’altra prospettiva, ribaltando gli schemi, stimolando creatività e immaginazione. I piedi, posizionati oltre la testa, rappresentano il cuneo che muove la terra, simboleggiando la ricerca delle proprietà interiori e stimolando una riflessione profonda, necessaria per la propria crescita. Ricorda però che, prima di eseguire qualsiasi posizione, occorre riscaldare tutto il corpo ed entrare in ogni asana con consapevolezza e senza forzare. Ogni corpo, infatti, è diverso e lo yoga non è assolutamente competizione.
Halasana, la posizione dell’aratro: a cosa serve
Halasana è una posizione yoga che dona notevoli benefici fisici e mentali. Innanzitutto, risulta molto rilassante per la colonna vertebrale, migliorando anche la postura e agendo sul mal di schiena. L’attivazione dei muscoli addominali svolge una funzione tonificante, anche per gli organi interni, drenando fegato, pancreas e migliorando i problemi digestivi.
È particolarmente indicata in caso di costipazione, dispepsia e diabete; ha, inoltre, un effetto benefico su reni, circolazione, tiroide e pressione. Halasana apporta dei benefici anche a livello pelvico, migliorando la circolazione a livello del bacino, alleviando e riducendo dolori dovuti a tensioni da stress. Infine, è una valida alleata per combattere i sintomi emotivi e fisici dello stress e dell’ansia.
I benefici di Halasana, la posizione dell’aratro
Praticare Halasana, la posizione dell’aratro, apporta numerosi benefici. Mantenere le gambe a 45º, infatti, aiuta a tonificare i muscoli dell’addome e delle cosce. La posizione di Halasana, inoltre, è benefica per la postura. Il suo scopo principale è quello di rilasciare l’energia per farla fluire liberamente nella parte superiore della spina dorsale. Vi è anche una gentile stimolazione della tiroide, in quanto il mento viene premuto contro il petto.
Questa postura fa anche affluire il sangue al cervello. Ricorda di entrare nell’asana con cautela e di assicurarti, quando ti trovi nel profondo della posizione, di non forzare la colonna vertebrale oltre i tuoi limiti. La testa non va girata lateralmente, mentre si è nella posizione, per evitare problemi al collo e alle cervicali. Le donne in gravidanza non devono eseguire questa posizione, soprattutto dopo il primo trimestre.
I chakra coinvolti
Ogni asana apporta dei benefici a livello fisico, mentale ed energetico. In particolare, le posizioni dello yoga vanno a riequilibrare i chakra, centri energetici situati nel nostro corpo, posizionati tra la testa e la parte più bassa della spina dorsale. Nella posizione dell’aratro, vengono coinvolti, in particolare, il terzo, il quarto e il quinto chakra.
Il terzo chakra, chiamato Manipura o chakra del plesso solare, si trova nella parte dell’addome tra diaframma ed ombelico. Questo centro energetico rappresenta l’unione tra la stabilità e il fluire, tra energia, luce e calore. Quando è ben equilibrato, ci si sente sicuri di sé stessi, forti, padroni della propria vita. Lavorare su questo chakra significa lasciar andare la paura del giudizio degli altri, la difficoltà della gestione delle emozioni e la paura di non essere all’altezza delle situazioni.
Anahata, il quarto chakra, è chiamato anche chakra del cuore. È il chakra più centrale ed unisce quelli superiori, più spirituali, a quelli inferiori, più materiali. Questo chakra, quindi, rappresenta un anello di congiunzione tra il sopra e il sotto, tra il terreno e lo spirituale. È in stretta correlazione con i polmoni e con la respirazione. Quando è equilibrato, siamo capaci di amare incondizionatamente, mostrandoci generosi con gli altri, premurosi e gentili, senza essere dipendenti, amando e rispettando noi stessi.
Vishuddha è il chakra della gola, che si trova proprio alla sua base, ed è collegato alla comunicazione, con gli altri e con noi stessi. Quando questo chakra è ben equilibrato, riusciamo ad esprimerci in modo chiaro, limpido, con voce calma e rilassata. Si riesce, inoltre, ad ascoltare gli altri, ad esprimere ciò che si sente e a lasciarsi andare
Come si esegue Halasana, la posizione dell’aratro
Per eseguire Halasana, la posizione dell’aratro, bisogna aprire i dorsiflessori del piede, gli estensori del ginocchio, gli estensori dell’anca e della schiena. È importante tenere stabili gli stabilizzatori della spalla, gli estensori della schiena, gli estensori e gli adduttori dell’anca, i rotatori interni della gamba.
Distenditi sul tappetino yoga, in Shavasana, con la schiena, le braccia e le gambe sul pavimento. Solleva lentamente le gambe, fino a formare un angolo di 90° con il busto. Tieni le mani e le braccia vicino al corpo, con i palmi a terra. Attiva l’addome e tieni la colonna vertebrale a terra. Porta, poi, le mani sulla parte bassa della schiena, come appoggio per sollevare il bacino.
Porta lentamente le gambe oltre la testa, tenendo le scapole salde sul tappetino. Non girare la testa lateralmente e accompagna ogni movimento con la respirazione. Spingi il bacino verso la testa, portando il coccige perpendicolare al soffitto. Le gambe restano tese e vanno oltre la testa. Non forzare troppo le cervicali e prova ad avvicinare i piedi a terra. Quando i piedi toccano il tappetino, lascia andare le braccia sul pavimento e porta i palmi verso il basso.
Il mento resta a contatto con lo sterno. Per uscire dalla posizione, porta di nuovo le mani al bacino, solleva le gambe e srotola la colonna vertebrale sul pavimento. Per bilanciare le energie, puoi eseguire la contro-posizione di Uttana Padasana, Adho Mukha Svanasana o Viparita Karani.
Precauzioni
Pur avendo molti benefici ed anche essendo una posizione abbastanza facile, durante l’esecuzione Halasana, la posizione dell’aratro, è bene prendere delle precauzioni, per evitare di sollecitare erroneamente fasce muscolari e causare traumi. Evita, quindi, di girare la testa nella posizione, per non sollecitare troppo il collo.
In particolare, se soffri di cifosi (cioè la parte alta della tua schiena è più curva), non sforzarti troppo per entrare nella posizione. Se soffri di asma, evita di mantenere a lungo la posizione, perché potresti avvertire una sensazione di peso al petto. Infine, non tenere a lungo la posizione o evita di eseguirla se soffri di problemi cardiaci gravi o se hai la pressione alta.
Accorgimenti
Durante l’esecuzione di Halasana, potresti avere difficoltà a far toccare a terra le punte dei piedi. In questo caso, posiziona le mani sulla zona lombare, per creare un supporto ai muscoli, evitando di sovraccaricare e iperestendere i muscoli della schiena. Ricorda, inoltre, di stendere le ginocchia durante l’esecuzione dell’asana.
Accessori
Per eseguire la posizione dell’aratro, puoi utilizzare diversi accessori yoga, come supporto nella pratica. Ricorda che utilizzare dei supporti non vuol dire essere inferiori a chi non li utilizza, ma semplicemente avere un corpo diverso. Puoi utilizzare, ad esempio, un blocco da posizionare sotto la punta dei piedi, se non riesci a toccare terra. Un altro accorgimento utile è creare un po’ di spessore in più in corrispondenza della zona dorsale, per alleggerire la pressione della zona sul pavimento.
Puoi utilizzare, in questo caso, un telo sottile ripiegato. Infine, se fa parte della tua pratica, puoi utilizzare una panca yoga, appositamente studiata per agevolare alcune posizioni. La panca va posizionata all’altezza della testa, per poter appoggiarvi i quadricipiti ed avere, così, un sostegno alla zona lombare e addominale.
Posizione dell’aratro: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione dell’aratro, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
Halasana, la posizione dell’aratro: controindicazioni
La posizione dell’aratro è sconsigliata quando ci sono alcune problematiche. Non eseguirla se:
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