Posizione dell’albero: tutto quello che devi sapere
Continuiamo il percorso tra le posizioni yoga con quello che è considerato tra gli asana di bilanciamento più facili, nonostante ciò richiede molta concentrazione, forza ed equilibrio. Inoltre è una posizione yoga polare: lavora sui due aspetti energetici (Yin e Yang) contenuti nel corpo.
Posizione dell’albero: etimologia, mito, simbolo e posologia
Il nome Sanscrito è Vrksasana, ed è composto dalle parole vrksa (albero) e asana (posizione).
In molti miti induisti e storie buddhiste, agli Dei vengono associati degli alberi: Vishnu è legato al tulsi (il basilico sacro), Shiva passeggia spesso in una foresta di cedro, Siddharta ricevette l’illuminazione sotto un albero di fico, diventando Buddha.
Si narra poi che le piante e gli alberi siano “nati” dai capelli di Brahma, che se li strappò e li posò sulla Madre Terra. Gli alberi, dunque, simboleggiano la vita, la stabilità e l’equilibrio insito dentro ognuno. Pertanto, essendo un asana di equilibrio e polare, è da praticare a fine giornata.
A cosa serve la posizione dell’ albero
Al di là di allungare i muscoli di schiena, gambe e braccia, è una posizione che consente di ritrovare la calma, la serenità e la stabilità necessarie per “elevarsi” verso il cielo, mantenendo però i piedi ben piantati a terra (proprio come un albero che affonda le sue radici nel terreno, ma estende la sua chioma verso il cielo).
I benefici della posizione dell’albero
Vrksasana, se eseguita con regolarità e costanza, può apportare numerosi benefici sia fisici, che mentali: allunga i muscoli della schiena e tonifica quelli di caviglie e cosce, allevia la sciatica, corregge la postura e migliora l’equilibrio. Inoltre aiuta a rilassarsi, ad alleggerire la fatica, a ritrovare la serenità e a schiarire la mente.
I chakra coinvolti
Durante questa posizione viene stimolato Anahata il quarto Chakra. Si tratta del Chakra del cuore, ed il collegamento tra corpo e spirito. Con esso, quando attivato, si diventa consapevoli di ciò che è “reale, contrariamente quando è bloccato si è interiormente chiusi.
Come si esegue la posizione dell’albero
Essendo una posizione polare è da fare prima su un lato e poi sull’altro. Si parte in piedi; bisogna poi spostare il peso sul piede sinistro, mantenendo la pianta del piede ben salda a terra e si deve piegare il ginocchio destro. Con la mano destra ci si afferra la caviglia,
Adesso bisogna appoggiare la pianta del piede destro sulla parte interna della coscia sinistra, con il tallone verso l’inguine e le punte del piede verso il basso.
Per assicurarsi che il bacino sia in una posizione di equilibrio, le mani devono essere appoggiate ai fianchi; dopodiché avvicinare i palmi delle mani tra loro, portarle al petto e poi sollevare le braccia sopra la testa, sempre mantenendo i palmi uniti e le dita rivolte verso l’alto.
A questo punto inspirare e fissare lo sguardo su un punto preciso ed espirare. Respirare normalmente e rimanere in posizione fino a quando si riesce.
Per terminare, abbassare per prime le braccia e portarle ai fianchi e poi riportare lentamente il piede a terra, ritornando nella posizione di partenza. Adesso passare all’altro lato, possibilmente restando, poi, in posizione per lo stesso tempo.
Precauzioni
Se non si ha molta pratica con Vrksasana, allora è meglio essere cauti. Ci sono alcuni casi, infatti, in cui è sconsigliabile l’esecuzione: quando si hanno vertigini e dolori alla testa e pressione bassa, per esempio. Inoltre bisogna sempre ricordare di non sforzarsi e di ascoltare i limiti del proprio corpo.
Accorgimenti
Per una migliore esecuzione, è consigliabile stabilire il giusto equilibrio senza fretta: partendo dal basso, piantando saldamente i piedi a terra (magari accorciando i pantaloni per non farli finire sotto) per poi risalire. Inoltre non bisogna mai appoggiare il piede sopra il ginocchio teso.
Accessori
Oltre al tappetino da yoga (che serve per avere un migliore appoggio ed evitare di scivolare), può aiutare per l’esecuzione anche un semplice muro: usandolo come supporto per restare diritti, oppure per appoggiarsi (almeno per le prime volte) con il ginocchio per mantenere l’equilibrio.
Vrksasana: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione dell’albero, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
Variazioni della posizione dell’albero
Si possono, poi, variare le posizioni delle mani e delle braccia. Queste infatti possono essere allungate anche sopra la testa in modo parallelo, oppure sempre al di sopra della testa si possono intrecciare le dita e ruotare i polsi in modo che poi i palmi risultino verso il soffitto. La braccia si possono portare anche dietro il busto, con le mani unite e le dita intrecciate.
Ma si può variare anche la posizione dei piedi: per semplificare, infatti, si può abbassare leggermente il piede sollevato, appoggiandolo anche sul polpaccio (questo va bene soprattutto per i principianti); oppure, se si è pratici, si può provare a portare il collo del piede e della caviglia sopra la coscia.
Posizione dell’albero: le controindicazioni
Anche in questo caso sono presenti delle controindicazioni. Come già detto, è da evitare se si soffre di vertigini e pressione alta, ma anche se si hanno problemi alle articolazioni, polsi, caviglie e ginocchia e anche se si soffre di dolori alla schiena e alle anche. Da evitare in caso di osteoporosi, dunque.
Vrksasana consente, pertanto, di ritrovare la vitalità e la calma e di riequilibrare il caos del nostro essere, così da poter vedere tutto in modo più chiaro e deciso.
Posizione dell’albero: tutto quello che devi sapere
Continuiamo il percorso tra le posizioni yoga con quello che è considerato tra gli asana di bilanciamento più facili, nonostante ciò richiede molta concentrazione, forza ed equilibrio. Inoltre è una posizione yoga polare: lavora sui due aspetti energetici (Yin e Yang) contenuti nel corpo.
Indice:
Posizione dell’albero: etimologia, mito, simbolo e posologia
Il nome Sanscrito è Vrksasana, ed è composto dalle parole vrksa (albero) e asana (posizione).
In molti miti induisti e storie buddhiste, agli Dei vengono associati degli alberi: Vishnu è legato al tulsi (il basilico sacro), Shiva passeggia spesso in una foresta di cedro, Siddharta ricevette l’illuminazione sotto un albero di fico, diventando Buddha.
Si narra poi che le piante e gli alberi siano “nati” dai capelli di Brahma, che se li strappò e li posò sulla Madre Terra. Gli alberi, dunque, simboleggiano la vita, la stabilità e l’equilibrio insito dentro ognuno. Pertanto, essendo un asana di equilibrio e polare, è da praticare a fine giornata.
A cosa serve la posizione dell’ albero
Al di là di allungare i muscoli di schiena, gambe e braccia, è una posizione che consente di ritrovare la calma, la serenità e la stabilità necessarie per “elevarsi” verso il cielo, mantenendo però i piedi ben piantati a terra (proprio come un albero che affonda le sue radici nel terreno, ma estende la sua chioma verso il cielo).
I benefici della posizione dell’albero
Vrksasana, se eseguita con regolarità e costanza, può apportare numerosi benefici sia fisici, che mentali: allunga i muscoli della schiena e tonifica quelli di caviglie e cosce, allevia la sciatica, corregge la postura e migliora l’equilibrio. Inoltre aiuta a rilassarsi, ad alleggerire la fatica, a ritrovare la serenità e a schiarire la mente.
I chakra coinvolti
Durante questa posizione viene stimolato Anahata il quarto Chakra. Si tratta del Chakra del cuore, ed il collegamento tra corpo e spirito. Con esso, quando attivato, si diventa consapevoli di ciò che è “reale, contrariamente quando è bloccato si è interiormente chiusi.
Come si esegue la posizione dell’albero
Essendo una posizione polare è da fare prima su un lato e poi sull’altro. Si parte in piedi; bisogna poi spostare il peso sul piede sinistro, mantenendo la pianta del piede ben salda a terra e si deve piegare il ginocchio destro. Con la mano destra ci si afferra la caviglia,
Adesso bisogna appoggiare la pianta del piede destro sulla parte interna della coscia sinistra, con il tallone verso l’inguine e le punte del piede verso il basso.
Per assicurarsi che il bacino sia in una posizione di equilibrio, le mani devono essere appoggiate ai fianchi; dopodiché avvicinare i palmi delle mani tra loro, portarle al petto e poi sollevare le braccia sopra la testa, sempre mantenendo i palmi uniti e le dita rivolte verso l’alto.
A questo punto inspirare e fissare lo sguardo su un punto preciso ed espirare. Respirare normalmente e rimanere in posizione fino a quando si riesce.
Per terminare, abbassare per prime le braccia e portarle ai fianchi e poi riportare lentamente il piede a terra, ritornando nella posizione di partenza. Adesso passare all’altro lato, possibilmente restando, poi, in posizione per lo stesso tempo.
Precauzioni
Se non si ha molta pratica con Vrksasana, allora è meglio essere cauti. Ci sono alcuni casi, infatti, in cui è sconsigliabile l’esecuzione: quando si hanno vertigini e dolori alla testa e pressione bassa, per esempio. Inoltre bisogna sempre ricordare di non sforzarsi e di ascoltare i limiti del proprio corpo.
Accorgimenti
Per una migliore esecuzione, è consigliabile stabilire il giusto equilibrio senza fretta: partendo dal basso, piantando saldamente i piedi a terra (magari accorciando i pantaloni per non farli finire sotto) per poi risalire. Inoltre non bisogna mai appoggiare il piede sopra il ginocchio teso.
Accessori
Oltre al tappetino da yoga (che serve per avere un migliore appoggio ed evitare di scivolare), può aiutare per l’esecuzione anche un semplice muro: usandolo come supporto per restare diritti, oppure per appoggiarsi (almeno per le prime volte) con il ginocchio per mantenere l’equilibrio.
Vrksasana: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione dell’albero, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
Variazioni della posizione dell’albero
Si possono, poi, variare le posizioni delle mani e delle braccia. Queste infatti possono essere allungate anche sopra la testa in modo parallelo, oppure sempre al di sopra della testa si possono intrecciare le dita e ruotare i polsi in modo che poi i palmi risultino verso il soffitto. La braccia si possono portare anche dietro il busto, con le mani unite e le dita intrecciate.
Ma si può variare anche la posizione dei piedi: per semplificare, infatti, si può abbassare leggermente il piede sollevato, appoggiandolo anche sul polpaccio (questo va bene soprattutto per i principianti); oppure, se si è pratici, si può provare a portare il collo del piede e della caviglia sopra la coscia.
Posizione dell’albero: le controindicazioni
Anche in questo caso sono presenti delle controindicazioni. Come già detto, è da evitare se si soffre di vertigini e pressione alta, ma anche se si hanno problemi alle articolazioni, polsi, caviglie e ginocchia e anche se si soffre di dolori alla schiena e alle anche. Da evitare in caso di osteoporosi, dunque.
Vrksasana consente, pertanto, di ritrovare la vitalità e la calma e di riequilibrare il caos del nostro essere, così da poter vedere tutto in modo più chiaro e deciso.
Redazione
Uno staff di appassionati della pratica yoga in tutti i suoi stili.
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