La posizione della mezza rana è un asana yoga che ti permetterà di allungare profondamente il corpo, portando beneficio sia ai muscoli superiori, sia a quelli inferiori. La posa, infatti, è una della più complete, che lavora su
Dopo aver esplorato il chakra del fuoco, Manipura, facciamo un salto dal plesso solare alle profondità dello spirito. Trascendiamo l’ego e ci protendiamo verso il cielo, espandendoci. Anahata, è il punto centrale del sistema dei chakra. Anche nella nostra lingua, il cuore si riferisce al centro delle cose, alla loro essenza; esso, infatti, è il centro spirituale, che unisce le forze che provengono da sotto e quelle che provengono da sopra. Anahata, il chakra del cuore, ha il compito di integrare ed equilibrare i diversi aspetti del nostro essere. In questo modo, si propaga una sensazione di interezza all’intero organismo, che porta alla pace interiore.
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Il chakra del cuore rappresenta il centro dell’amore, dei sentimenti, delle emozioni. L’amore che si sperimenta a livello del quarto chakra è diverso dall’amore più sessuale e appassionato del secondo chakra. Con Anahata, infatti, l’amore viene vissuto all’interno, come uno stato dell’essere, può emergere con la profonda sensazione di pace che proviene dall’accettazione del nostro posto nel mondo e con l’armonia interiore.
Il simbolo del chakra del cuore è un cerchio con dodici petali di loto che circondano due triangoli che si intersecano per formare una stella a sei punte. I triangoli, in particolare, rappresentano la discesa dello spirito nel corpo e l’ascesa della materia che si eleva a incontrare lo spirito. Anahata significa “suono infinito” e si riferisce al ritmo del battito del cuore, ma anche al suono dell’infinito.
Fisicamente è collocato sulla colonna vertebrale, all’altezza del cuore. L’elemento ad esso collegato è l’aria. Il quarto chakra presiede le funzioni del cuore, del sistema circolatorio del sangue e della respirazione, della pelle e del palmo delle mani. In genere, le persone che hanno Anahata in equilibrio amano la comunicazione diretta, trasmettono i loro sentimenti e le loro emozioni, sono sensibili ed equilibrati. Una persona focalizzata su Anahata ha molta forza di volontà, molta saggezza, rispetto per se stesso e per gli altri. Simbolicamente, il quarto chakra è rappresentato dall’antilope, timida e in uno stato di meraviglia.
Anahata rappresenta il chakra centrale, che indica un punto di svolta tra una vita dedicata al solo rincorrere i desideri e una vita rivolta anche all’aspetto più spirituale, all’essenza. L’energia che scaturisce dal chakra del cuore, in armonia con l’elemento che lo rappresenta, l’aria, ha la capacità di renderci empatici, collaborativi, capaci di percepire la gioia e il dolore degli esseri viventi intorno a noi.
A volte, invece, ci si rende conto che il chakra Anahata è squilibrato, perché ci si sente incapaci di gestire relazioni affettive, si hanno atteggiamenti freddi, distaccati, con una predominanza dell’egoismo, difficoltà a lasciarsi andare al contatto fisico e scarsa empatia. A livello fisico, è possibile notare la comparsa di asma, allergie, disturbi della pelle o altre patologie che riguardano i sistemi e gli organi. Un’altra sensazione a volte difficile da percepire, che evidenzia problemi con il chakra del cuore, è la sensazione di estraneità verso se stessi, verso la vita e ciò che accade.
Si avverte, in alcuni momenti, una sensazione di inquietudine, come se ci si sentisse sempre fuori posto, non a proprio agio. Questa sensazione, spesso, si manifesta con tachicardia improvvisa, stati di ansia, di paura immotivata e conseguente chiusura al cambiamento. Il chakra del cuore può subire dei blocchi a causa di ferite emotive, più o meno consapevoli, che ci si porta dentro anche da molto tempo.
In questi casi, attraverso esercizi di meditazione, è possibile, gradualmente, sciogliere blocchi e allentare tensioni emotive. Molto utile, in questi casi, è la scrittura terapeutica che, praticata regolar- mente, aiuta ad esplorare il proprio interno, supportando nel processo di riflessione su se stessi e sul raggiungimento del proprio equilibrio.
Quando Anahata è in equilibrio, invece, siamo in grado di offrire e ricevere amore incondizionato. La sensazione che si prova è di essere in equilibrio, in primo luogo con noi stessi e poi nelle relazioni con gli altri. L’equilibrio interiore ci permette di percepire e di trovare l’equilibrio anche all’esterno, lasciando spazio alla comprensione, alla condivisione e al confronto.
Per sbloccare il quarto chakra, è consigliabile seguire una dieta vegetariana, ricca di foglie verdi. Fondamentale è praticare la respirazione yogica e imparare a respirare bene in ogni momento della quotidianità. È possibile recitare il mantra Om per alcuni minuti, magari durante una meditazione o una sessione di yoga. Le vibrazioni di questo mantra, infatti, possono aiutare a sbloccare il chakra del cuore.
Cerca di lasciar andare la rabbia, le ostilità, praticando la gratitudine e il perdono. Tieni, ad esempio, un diario della gratitudine, su cui appuntare ogni giorno almeno tre cose di cui essere grato. Questo ti aiuterà a trovare il bello nelle situazioni quotidiane e a vedere anche gli ostacoli da un’altra prospettiva. Molto utili sono anche alcuni esercizi di respirazione.
Oltre alla respirazione yogica, a cui abbiamo già accennato, è possibile praticare il respiro di fuoco, una respirazione diaframmatica che utilizza brevi respiri spingendo in dentro i muscoli dell’addome in rapida successione. Infine, molto utile è Nadi Shodhana, la respirazione a narici alternate, che è lenta e agisce sul sistema nervoso centrale. Questo esercizio è molto utile per arrivare ad uno stato di rilassamento profondo e può essere eseguita sia all’inizio della pratica di yoga sia prima della meditazione.
Facciamo una scheda riassuntiva di Anahata, il chakra del cuore, per comprendere le caratteristiche principali, gli animali corrispondenti, il mantra ad esso collegato, cristalli, pietre ed aromi che si consigliano di utilizzare mentre ci si dedica alle pratiche di equilibrio e riallineamento delle energie.
Gli asana per il riequilibrio del quarto chakra sono posizioni di apertura e di piegamenti all’indietro, che favoriscono l’apertura del petto ed un atteggiamento positivo nei confronti di se stessi e della vita quotidiana. La prima posizione è Virabhadrasana I, la posizione del guerriero I. Questo asana aiuta a correggere la postura generale del corpo, rinforzando la parte posteriore, le gambe, il dorso, le braccia e le spalle.
È una posizione yoga che, se eseguita con costanza, stabilizza, aiuta ad aprire Anahata chakra, migliora la concentrazione e dona energia. La seconda posizione consigliata per il quarto chakra è Paschimottanasana, la posizione dell’intenso stiramento della schiena. Questo asana, che è molto comune nelle pratiche di yoga anche come esercizio di compensazione, calma, rinfresca, abbassa la pressione, massaggia gli organi interni e allevia i dolori reumatici A livello spirituale, favorisce l’introspezione e lascia liberi i pensieri.
La terza posizione per Anahata è Baddha Konasana, la posizione del ciabattino o della farfalla. Questo asana rinforza i muscoli della schiena, gli addominali ed è molto utile nel periodo delle mestruazioni. A livello più sottile, aiuta ad affrontare e a superare le proprie paure e a ritornare nel qui ed ora. Infine, è possibile eseguire Ustrasana, la posizione del cammello, con una completa apertura del chakra del cuore. È bene eseguire con prudenza le posizioni di apertura del petto se si hanno problemi all’addome, come la diastasi dei retti addominali.
La posizione della mezza rana è un asana yoga che ti permetterà di allungare profondamente il corpo, portando beneficio sia ai muscoli superiori, sia a quelli inferiori. La posa, infatti, è una della più complete, che lavora su
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