Continuiamo il nostro percorso nel mondo dello yoga con Bhujangasana, una posizione yoga adatta a tutti, sia esperti che principianti. Inoltre, è uno dei movimenti di transizione tra una posa e l’altra.
Posizione del cobra: etimologia, mito, simbolo e posologia
Bhujangasana o posizione del cobra, si compone delle parole sanscrite bhujanga (serpente) e asana (posizione).
Il cobra è il simbolo di Shiva. Il dio, infatti, spesso è rappresentato con cobra avvolti intorno a collo, polsi e caviglie, per indicare lo scorrere e il mutare del tempo.
Ma questa posizione è legata anche a una storia su Buddha. Si racconta, infatti, che i cobra mentre egli stava meditando sotto un grande albero durante un temporale, gli si avvicinarono e si protesero verso di lui “allargando il petto”, così da ripararlo dalla pioggia.
Il cobra, dunque, è simbolo di cambiamento e trasformazione. Pertanto il periodo più indicato per eseguire questa posizione è in primavera e alle prime ore del mattino.
A cosa serve la posizione del cobra
Bhujangasana serve, tuttavia, non solo per migliorare l’atteggiamento verso sé stessi e gli altri, mutando la propria percezione, ma permette anche (a livello fisico) di allungare la colonna vertebrale e alleviarla da vari fastidi e disagi.
I benefici della posizione del cobra
Per quanto riguarda i vari benefici che può apportare, questi, sul piano fisico, sono concentrati soprattutto nella zona della schiena. Infatti: rende la colonna vertebrale più forte e flessibile, tonifica i muscoli dell’addome e dei glutei, allieva i dolori dovuti alla sciatica, migliora la circolazione sanguigna (può essere utile, per le donne, per regolarizzare il ciclo mestruale) e stimola il sistema digestivo e urinario.
Inoltre, migliora l’umore, riduce lo stress e allevia dalla fatica e dalla spossatezza.
I chakra coinvolti
Durante questa posizione, viene stimolato Svadhisthana, il secondo Chakra.
Questo è detto “chakra sacrale” e rappresenta il centro inteso come fulcro di tutta l’energia emozionale. Collega infatti corpo, mente e spirito. Quando è bloccato, di conseguenza viene bloccata anche la sfera emotiva e, dunque, si perde totalmente il controllo delle emozioni.
Al contrario se lo si sblocca si diventa padroni delle proprie emozioni, senza farsi trascinare o influenzare da esse.
Come si esegue la posizione del cobra
Si parte da una posizione stesa. Bisogna, dunque, distendersi sulla pancia, con le gambe unite e parallele e il viso rivolto verso il basso.
Si devono, poi, posizionare i palmi delle mani all’altezza delle spalle e i gomiti devono essere ben vicini ai lati del corpo. Per una maggiore stabilità, è meglio aprire bene le dita. A questo punto, inspirando, bisogna sollevare il petto con le braccia, distendendole e mantenendo il basso ventre e le cosce a contatto con il suolo. Inizia a camminare indietro con le mani fino ad piegare leggermente gli avanbracci.
Per sollevarsi meglio, non bisogna stringere le spalle, ma aprirle il più possibile e spingere il bacino verso il basso. Mantenere la posizione in modo che il peso sia distribuito sulle gambe e i palmi delle mani. Respirare e sollevare la testa volgendo lo sguardo verso l’alto. Mantenere la posizione fino a quando si riesce, respirando profondamente.
Quando si vuole terminare, si devono piegare i gomiti e abbassare gradualmente le braccia e poi il tronco, fino a tornare nella posizione iniziale.
Precauzioni
Bisogna sempre ricordarsi di non sforzarsi. Essendo una posizione che può essere mantenuta a seconda della propria resistenza è opportuno fare riscaldamento prima e dopo.
Accorgimenti
Se si sentono le braccia tremare durante la posizione, allora significa che si è in sofferenza, pertanto è bene fermarsi. Bisogna ricordarsi anche di non portare la testa all’indietro quando si è in piegamento e non di non contrarre il collo.
Inoltre, se si soffre di mal di schiena si devono piegare di più i gomiti e per far sì che la curva del piegamento sia uniforme, bisogna rilassare la pare bassa della schiena.
Accessori
Per questa posizione, se lo si desidera, si possono utilizzare degli accessori yoga come un tappetino da yoga in modo da avere un appoggio più saldo, o un cuscino da yoga per alleviare la pressione alla parte del ventre.
Posizione del cobra: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione del cobra, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
La posizione del cobra: le controindicazioni
Bhujangasana è controindicata se si è incinte, se si hanno dolori alle articolazioni, specialmente a gomiti e collo, o se si soffre di sindrome del tunnel carpale o di lesioni alla zona lombare.
Variazioni della posizione del cobra
Se si è all’inizio e non si riesce a mantenere la posizione sulle mani, ci si può allora sollevare sui gomiti, andando così ad estendere meno la colonna vertebrale. In questo caso la posizione sarà chiamata della sfinge.
Al contrario se, invece, si è esperti si può provare a far inarcare ulteriormente la schiena poggiando i palmi su dei rialzi, che posso essere anche dei semplici mattoncini.
Conclusioni
Bhujangasana è dunque in grado di rendere flessibile non solo il corpo, ma anche la mente.
Come un cobra, o più generalmente un serpente, è in grado di cambiar pelle, così, tramite questa posizione, si è in grado di mutare con saggezza e consapevolezza, andando avanti sempre a testa alta e con fierezza
Posizione del cobra: tutto quello che devi sapere
Continuiamo il nostro percorso nel mondo dello yoga con Bhujangasana, una posizione yoga adatta a tutti, sia esperti che principianti. Inoltre, è uno dei movimenti di transizione tra una posa e l’altra.
Indice:
Posizione del cobra: etimologia, mito, simbolo e posologia
Bhujangasana o posizione del cobra, si compone delle parole sanscrite bhujanga (serpente) e asana (posizione).
Il cobra è il simbolo di Shiva. Il dio, infatti, spesso è rappresentato con cobra avvolti intorno a collo, polsi e caviglie, per indicare lo scorrere e il mutare del tempo.
Ma questa posizione è legata anche a una storia su Buddha. Si racconta, infatti, che i cobra mentre egli stava meditando sotto un grande albero durante un temporale, gli si avvicinarono e si protesero verso di lui “allargando il petto”, così da ripararlo dalla pioggia.
Il cobra, dunque, è simbolo di cambiamento e trasformazione. Pertanto il periodo più indicato per eseguire questa posizione è in primavera e alle prime ore del mattino.
A cosa serve la posizione del cobra
Bhujangasana serve, tuttavia, non solo per migliorare l’atteggiamento verso sé stessi e gli altri, mutando la propria percezione, ma permette anche (a livello fisico) di allungare la colonna vertebrale e alleviarla da vari fastidi e disagi.
I benefici della posizione del cobra
Per quanto riguarda i vari benefici che può apportare, questi, sul piano fisico, sono concentrati soprattutto nella zona della schiena. Infatti: rende la colonna vertebrale più forte e flessibile, tonifica i muscoli dell’addome e dei glutei, allieva i dolori dovuti alla sciatica, migliora la circolazione sanguigna (può essere utile, per le donne, per regolarizzare il ciclo mestruale) e stimola il sistema digestivo e urinario.
Inoltre, migliora l’umore, riduce lo stress e allevia dalla fatica e dalla spossatezza.
I chakra coinvolti
Durante questa posizione, viene stimolato Svadhisthana, il secondo Chakra.
Questo è detto “chakra sacrale” e rappresenta il centro inteso come fulcro di tutta l’energia emozionale. Collega infatti corpo, mente e spirito. Quando è bloccato, di conseguenza viene bloccata anche la sfera emotiva e, dunque, si perde totalmente il controllo delle emozioni.
Al contrario se lo si sblocca si diventa padroni delle proprie emozioni, senza farsi trascinare o influenzare da esse.
Come si esegue la posizione del cobra
Si parte da una posizione stesa. Bisogna, dunque, distendersi sulla pancia, con le gambe unite e parallele e il viso rivolto verso il basso.
Si devono, poi, posizionare i palmi delle mani all’altezza delle spalle e i gomiti devono essere ben vicini ai lati del corpo. Per una maggiore stabilità, è meglio aprire bene le dita. A questo punto, inspirando, bisogna sollevare il petto con le braccia, distendendole e mantenendo il basso ventre e le cosce a contatto con il suolo. Inizia a camminare indietro con le mani fino ad piegare leggermente gli avanbracci.
Per sollevarsi meglio, non bisogna stringere le spalle, ma aprirle il più possibile e spingere il bacino verso il basso. Mantenere la posizione in modo che il peso sia distribuito sulle gambe e i palmi delle mani. Respirare e sollevare la testa volgendo lo sguardo verso l’alto. Mantenere la posizione fino a quando si riesce, respirando profondamente.
Quando si vuole terminare, si devono piegare i gomiti e abbassare gradualmente le braccia e poi il tronco, fino a tornare nella posizione iniziale.
Precauzioni
Bisogna sempre ricordarsi di non sforzarsi. Essendo una posizione che può essere mantenuta a seconda della propria resistenza è opportuno fare riscaldamento prima e dopo.
Accorgimenti
Se si sentono le braccia tremare durante la posizione, allora significa che si è in sofferenza, pertanto è bene fermarsi. Bisogna ricordarsi anche di non portare la testa all’indietro quando si è in piegamento e non di non contrarre il collo.
Inoltre, se si soffre di mal di schiena si devono piegare di più i gomiti e per far sì che la curva del piegamento sia uniforme, bisogna rilassare la pare bassa della schiena.
Accessori
Per questa posizione, se lo si desidera, si possono utilizzare degli accessori yoga come un tappetino da yoga in modo da avere un appoggio più saldo, o un cuscino da yoga per alleviare la pressione alla parte del ventre.
Posizione del cobra: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione del cobra, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
La posizione del cobra: le controindicazioni
Bhujangasana è controindicata se si è incinte, se si hanno dolori alle articolazioni, specialmente a gomiti e collo, o se si soffre di sindrome del tunnel carpale o di lesioni alla zona lombare.
Variazioni della posizione del cobra
Se si è all’inizio e non si riesce a mantenere la posizione sulle mani, ci si può allora sollevare sui gomiti, andando così ad estendere meno la colonna vertebrale. In questo caso la posizione sarà chiamata della sfinge.
Al contrario se, invece, si è esperti si può provare a far inarcare ulteriormente la schiena poggiando i palmi su dei rialzi, che posso essere anche dei semplici mattoncini.
Conclusioni
Bhujangasana è dunque in grado di rendere flessibile non solo il corpo, ma anche la mente.
Come un cobra, o più generalmente un serpente, è in grado di cambiar pelle, così, tramite questa posizione, si è in grado di mutare con saggezza e consapevolezza, andando avanti sempre a testa alta e con fierezza
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