La posizione del triangolo: tutto quello che devi sapere
La posizione del triangolo, anche detta Trikonasana è una postura adatta a tutti, infatti seppur non abbia una particolare difficoltà di esecuzione è in grado di generare un grande beneficio psicofisico.
Trikonasana è considerata una posizione base che permette di eseguire numerose varianti, essa è presente in molteplici stili come quello dell’Hatha yoga e dell’Ashtanga, solo per nominarne alcuni. L’asana consente di aprire i fianchi, allungare i muscoli della colonna vertebrale e diffonde un senso di apertura e libertà.
Posizione del triangolo: etimologia, mito, simbolo e posologia
In sanscrito, la parola Trikonasana può essere divisa in Trikona, ovvero triangolo, e asana che significa posizione. Osservando la sua postura, in effetti, è facile intuire il suo significato, poiché il corpo crea vari triangoli. Facendo riferimento alla filosofia dello yoga, il numero tre è un concetto piuttosto ricorrente e che possiede un importante simbolismo.
Per cominciare, il famoso mantra Om (A-U-M) è composto da tre lettere, con un significato preciso: la lettera A è, di solito, associata alla stato di veglia, all’ignoranza e al presente, la U fa riferimento al sogno, all’inconscio e al passato, e infine la M è connessa al sonno profondo, alla purezza e al futuro. Il triangolo ci collega anche alle tre forze della natura: tamas (inerzia), rajas (azione) e sattva (armonia).
In più, gli dei principali della filosofia induista sono per l’appunto tre: Brahma, ovvero il creatore, Vishnu, il conservatore e infine Shiva, il distruttore. A tal proposito, Shiva è simbolicamente rappresentato con uno scettro a tre punte, detto sat-chit-ananda (essere-coscienza -beatitudine) e la pratica yoga sarebbe in grado di ricreare questo stato di pace nell’essere umano.
Ugualmente, anche l’uomo nel pensiero yogico è composto da tre elementi, ovvero la mente, il corpo e lo spirito. Pertanto, Trikonasana è certamente la posizione yoga più adatta se desideriamo ritrovare il nostro equilibrio e riscoprire l’interazione tra il nostro corpo, la nostra mente, i nostri sensi e il respiro.
A cosa serve la posizione del triangolo
Trikonasana, come abbiamo anticipato, ha lo scopo di generare vari benefici fisici e psicologici. Oltre agli aspetti più prettamente fisici, la posizione del triangolo libera la mente, amplia la nostra capacità di provare sentimenti e, infine, rende la nostra volontà stabile e tranquilla.
I benefici di Trikonasana
I benefici della posizione del triangolo sono innumerevoli; infatti oltre ad agire sulla mente, generando calma e serenità, l’asana allunga la colonna vertebrale e la rende più flessibile. In più, stimola il funzionamento degli organi addominali e migliora la digestione. L’asana è benefica anche per il sistema urogenitale ed escretivo ed è in grado di migliorare la postura e l’equilibrio.
In aggiunta, la posizione del triangolo è in grado di stimolare il sistema nervoso, ridurre la depressione e accrescere l’efficienza del sistema immunitario. A livello interiore, l’asana è in grado di lasciare una sensazione di profondo rilassamento e di rinnovata vitalità e può rendere più sicuri di sé e determinati.
I chakra coinvolti
Il chakra principalmente implicato nella posizione del triangolo è sicuramente il terzo chakra, anche detto Manipura. Manipura significa gemma lucente, ed è localizzato nel plesso solare. Il chakra del plesso solare è connesso alla nostra autostima, alla capacità di autodeterminarci e agire.
Con la pratica di Trikonasana e la sollecitazione di questo chakra, lo yogi potrà sperimentare un aumento del benessere e degli stati d’animo della gioia, del coraggio e della forza interiore. In generale, Trikonasana, oltre a bilanciare, Manipura agisce su tutto il sistema dei chakra, quindi si tratta di una posizione molto efficace. Inoltre, essendo un asana polare, esso lavora sia sull’aspetto lunare che su quello solare.
Come si esegue la posizione del triangolo
Prima di tutto, posizionati sul tappetino, in Tadasana, la posizione della montagna. I piedi sono paralleli a circa dieci centimetri tra loro e le braccia sono posizionate lungo i fianchi. In seguito, i piedi si separano e lo sguardo resta rivolto in avanti. Poi, alza le braccia fino all’altezza delle spalle e tieni i palmi verso il basso.
Successivamente, gira il piede destro a 90°, mentre il sinistro è rivolto leggermente verso l’interno. La testa guarda a destra e, in seguito, si volterà guardare in direzione della mano. Le braccia sono ben stese, il busto è centrale, la colonna è dritta e le gambe sono attive. È possibile provare a percepire un senso di radicamento nei piedi. In seguito, la mano destra si avvicina verso il pavimento.
Il petto deve rimanere aperto, mentre il braccio sinistro si allunga verso l’alto. In tal modo, abbassando ancora un po’ la mano destra, essa dovrebbe sfiorare il pavimento, ma se dovessi avere difficoltà, potresti semplicemente toccare la caviglia o il piede. Il bacino va leggermente avanti, il braccio destro è rivolto verso l’alto e la testa guarda in su, verso la mano. Mantieni la posizione con respiri regolari e profondi e, in seguito, ripeti l’asana dall’altro lato.
Precauzioni
Trikonasana non è una posizione particolarmente avanzata, ma ciò nonostante potrebbe non essere sempre consigliata la sua esecuzione. Infatti, se hai problemi alle ginocchia, alle articolazioni delle anche o se soffri di lievi disturbi alla colonna vertebrale, dovresti praticarla con molta cautela o insieme a un insegnante esperto.
Accorgimenti
Ai praticanti meno esperti potrebbe capitare di non allargare sufficientemente le gambe, pertanto assicurati che le tue gambe abbiano una larghezza di circa due volte l’ampiezza delle spalle.
Però, se le tue gambe o le tue anche sono indolenzite o percepisci di non essere comodo nella posizione, puoi diminuire un po’ l’apertura delle gambe per facilitare l’esecuzione.
Accessori
Normalmente la posizione può essere eseguita con il supporto di un accessorio yoga come un mattoncino da yoga da collocare a terra, nel caso in cui la mano non riesca ad arrivare al pavimento. Oltre a questo un ottimo tappetino yoga.
Trikonasana: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione del triangolo, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
Variazioni della posizione del triangolo
Ci sono numerose variazioni della posizione del triangolo e tra queste abbiamo sicuramente Baddha Trikonasana. Si tratta della contro posa dell’asana standard Trikonasana, ed è una posizione avanzata. Per eseguirla, si parte da Trikonasana e da qui si piega il braccio sinistro dietro la schiena e si porta la mano tra la coscia e il fianco destro.
In seguito, l’altra mano dovrà salire dalla caviglia sino all’inguine e a questo punto le mani si uniranno all’altezza della coscia. Un’ulteriore variante è Baddha Parivrtta Trikonasana. Ci si posiziona in piedi, con la gamba destra avanti e il ginocchio a 90°, mentre la gamba sinistra rimane dritta.
Il braccio sinistro è collocato all’esterno del ginocchio destro e, passando sotto la coscia, si posiziona dietro la schiena. Il braccio destro va anch’esso dietro la schiena e le mani si potranno unire.
Posizione del triangolo: le controindicazioni
Abbiamo già visto che ci sono dei casi in cui è necessario procedere con particolare cautela nell’esecuzione della posizione del triangolo. Infatti, Trikonasana è da evitare se si soffre di importanti problemi alla colonna vertebrale, dolori lombari o ernia del disco postero-laterale. Sarebbe opportuno non svolgere l’asana anche se hai dolori intensi o cronici alla schiena, alle ginocchia e alle articolazioni.
Infine, ricorda di ascoltare sempre il tuo corpo e i suoi bisogni, poiché talvolta alcune posizioni richiedono solo tempo, mentre altre semplicemente potrebbero non fare al caso nostro. Qualora non potessi svolgere la posizione del triangolo o qualsiasi altro asana, non preoccuparti, perché lo yoga sarà in grado di adattarsi ai tuoi bisogni con la sua molteplicità di asana e variazioni.
La posizione del triangolo: tutto quello che devi sapere
La posizione del triangolo, anche detta Trikonasana è una postura adatta a tutti, infatti seppur non abbia una particolare difficoltà di esecuzione è in grado di generare un grande beneficio psicofisico.
Trikonasana è considerata una posizione base che permette di eseguire numerose varianti, essa è presente in molteplici stili come quello dell’Hatha yoga e dell’Ashtanga, solo per nominarne alcuni. L’asana consente di aprire i fianchi, allungare i muscoli della colonna vertebrale e diffonde un senso di apertura e libertà.
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Posizione del triangolo: etimologia, mito, simbolo e posologia
In sanscrito, la parola Trikonasana può essere divisa in Trikona, ovvero triangolo, e asana che significa posizione. Osservando la sua postura, in effetti, è facile intuire il suo significato, poiché il corpo crea vari triangoli. Facendo riferimento alla filosofia dello yoga, il numero tre è un concetto piuttosto ricorrente e che possiede un importante simbolismo.
Per cominciare, il famoso mantra Om (A-U-M) è composto da tre lettere, con un significato preciso: la lettera A è, di solito, associata alla stato di veglia, all’ignoranza e al presente, la U fa riferimento al sogno, all’inconscio e al passato, e infine la M è connessa al sonno profondo, alla purezza e al futuro. Il triangolo ci collega anche alle tre forze della natura: tamas (inerzia), rajas (azione) e sattva (armonia).
In più, gli dei principali della filosofia induista sono per l’appunto tre: Brahma, ovvero il creatore, Vishnu, il conservatore e infine Shiva, il distruttore. A tal proposito, Shiva è simbolicamente rappresentato con uno scettro a tre punte, detto sat-chit-ananda (essere-coscienza -beatitudine) e la pratica yoga sarebbe in grado di ricreare questo stato di pace nell’essere umano.
Ugualmente, anche l’uomo nel pensiero yogico è composto da tre elementi, ovvero la mente, il corpo e lo spirito. Pertanto, Trikonasana è certamente la posizione yoga più adatta se desideriamo ritrovare il nostro equilibrio e riscoprire l’interazione tra il nostro corpo, la nostra mente, i nostri sensi e il respiro.
A cosa serve la posizione del triangolo
Trikonasana, come abbiamo anticipato, ha lo scopo di generare vari benefici fisici e psicologici. Oltre agli aspetti più prettamente fisici, la posizione del triangolo libera la mente, amplia la nostra capacità di provare sentimenti e, infine, rende la nostra volontà stabile e tranquilla.
I benefici di Trikonasana
I benefici della posizione del triangolo sono innumerevoli; infatti oltre ad agire sulla mente, generando calma e serenità, l’asana allunga la colonna vertebrale e la rende più flessibile. In più, stimola il funzionamento degli organi addominali e migliora la digestione. L’asana è benefica anche per il sistema urogenitale ed escretivo ed è in grado di migliorare la postura e l’equilibrio.
In aggiunta, la posizione del triangolo è in grado di stimolare il sistema nervoso, ridurre la depressione e accrescere l’efficienza del sistema immunitario. A livello interiore, l’asana è in grado di lasciare una sensazione di profondo rilassamento e di rinnovata vitalità e può rendere più sicuri di sé e determinati.
I chakra coinvolti
Il chakra principalmente implicato nella posizione del triangolo è sicuramente il terzo chakra, anche detto Manipura. Manipura significa gemma lucente, ed è localizzato nel plesso solare. Il chakra del plesso solare è connesso alla nostra autostima, alla capacità di autodeterminarci e agire.
Con la pratica di Trikonasana e la sollecitazione di questo chakra, lo yogi potrà sperimentare un aumento del benessere e degli stati d’animo della gioia, del coraggio e della forza interiore. In generale, Trikonasana, oltre a bilanciare, Manipura agisce su tutto il sistema dei chakra, quindi si tratta di una posizione molto efficace. Inoltre, essendo un asana polare, esso lavora sia sull’aspetto lunare che su quello solare.
Come si esegue la posizione del triangolo
Prima di tutto, posizionati sul tappetino, in Tadasana, la posizione della montagna. I piedi sono paralleli a circa dieci centimetri tra loro e le braccia sono posizionate lungo i fianchi. In seguito, i piedi si separano e lo sguardo resta rivolto in avanti. Poi, alza le braccia fino all’altezza delle spalle e tieni i palmi verso il basso.
Successivamente, gira il piede destro a 90°, mentre il sinistro è rivolto leggermente verso l’interno. La testa guarda a destra e, in seguito, si volterà guardare in direzione della mano. Le braccia sono ben stese, il busto è centrale, la colonna è dritta e le gambe sono attive. È possibile provare a percepire un senso di radicamento nei piedi. In seguito, la mano destra si avvicina verso il pavimento.
Il petto deve rimanere aperto, mentre il braccio sinistro si allunga verso l’alto. In tal modo, abbassando ancora un po’ la mano destra, essa dovrebbe sfiorare il pavimento, ma se dovessi avere difficoltà, potresti semplicemente toccare la caviglia o il piede. Il bacino va leggermente avanti, il braccio destro è rivolto verso l’alto e la testa guarda in su, verso la mano. Mantieni la posizione con respiri regolari e profondi e, in seguito, ripeti l’asana dall’altro lato.
Precauzioni
Trikonasana non è una posizione particolarmente avanzata, ma ciò nonostante potrebbe non essere sempre consigliata la sua esecuzione. Infatti, se hai problemi alle ginocchia, alle articolazioni delle anche o se soffri di lievi disturbi alla colonna vertebrale, dovresti praticarla con molta cautela o insieme a un insegnante esperto.
Accorgimenti
Ai praticanti meno esperti potrebbe capitare di non allargare sufficientemente le gambe, pertanto assicurati che le tue gambe abbiano una larghezza di circa due volte l’ampiezza delle spalle.
Però, se le tue gambe o le tue anche sono indolenzite o percepisci di non essere comodo nella posizione, puoi diminuire un po’ l’apertura delle gambe per facilitare l’esecuzione.
Accessori
Normalmente la posizione può essere eseguita con il supporto di un accessorio yoga come un mattoncino da yoga da collocare a terra, nel caso in cui la mano non riesca ad arrivare al pavimento. Oltre a questo un ottimo tappetino yoga.
Trikonasana: la video guida
Grazie a questo video tutorial sulla posizione del triangolo, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:
Variazioni della posizione del triangolo
Ci sono numerose variazioni della posizione del triangolo e tra queste abbiamo sicuramente Baddha Trikonasana. Si tratta della contro posa dell’asana standard Trikonasana, ed è una posizione avanzata. Per eseguirla, si parte da Trikonasana e da qui si piega il braccio sinistro dietro la schiena e si porta la mano tra la coscia e il fianco destro.
In seguito, l’altra mano dovrà salire dalla caviglia sino all’inguine e a questo punto le mani si uniranno all’altezza della coscia. Un’ulteriore variante è Baddha Parivrtta Trikonasana. Ci si posiziona in piedi, con la gamba destra avanti e il ginocchio a 90°, mentre la gamba sinistra rimane dritta.
Il braccio sinistro è collocato all’esterno del ginocchio destro e, passando sotto la coscia, si posiziona dietro la schiena. Il braccio destro va anch’esso dietro la schiena e le mani si potranno unire.
Posizione del triangolo: le controindicazioni
Abbiamo già visto che ci sono dei casi in cui è necessario procedere con particolare cautela nell’esecuzione della posizione del triangolo. Infatti, Trikonasana è da evitare se si soffre di importanti problemi alla colonna vertebrale, dolori lombari o ernia del disco postero-laterale. Sarebbe opportuno non svolgere l’asana anche se hai dolori intensi o cronici alla schiena, alle ginocchia e alle articolazioni.
Infine, ricorda di ascoltare sempre il tuo corpo e i suoi bisogni, poiché talvolta alcune posizioni richiedono solo tempo, mentre altre semplicemente potrebbero non fare al caso nostro. Qualora non potessi svolgere la posizione del triangolo o qualsiasi altro asana, non preoccuparti, perché lo yoga sarà in grado di adattarsi ai tuoi bisogni con la sua molteplicità di asana e variazioni.
Redazione
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